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Il capitano della torre giunse nel cortile interno. Tutti fecero silenzio e si voltarono a guardare la sua figura imponente che avanzava. Solo un orchetto ancora mormorava qualcosa, digrignava maledizioni fra i suoi denti aguzzi. Al capitano sembrava che dicesse “tark”e una lunga sequela di improbi. Si rivolse a lui con sguardo torvo.
“Gorbag, ogni volta che tu e i tuoi ragazzi venite qui c’è sempre da menare le mani!”
Gorbag lanciò uno sguardo altrettanto torvo a Shagrat, che ancora indossava la lunga cotta e l’enorme scudo, da poco tornato dalla recente battaglia. “Tu non capisci, non sei in grado di capire la gravità di quello che è accaduto!”

Anno 3019 III era. Alba del 22 Marzo.
 
Anche il secondo assalto a Lothlorien da parte delle truppe dell'Oscuro Signore è stato respinto. Gravi e tante sono state le perdite nei ranghi degli Elfi del Lorien ma il potere della Dama Bianca protegge ancora il Reame dei Galadhrim e le forze del Male, per ora, sono state, ancora una volta, respinte.
 
Su comando di Sire Celeborn anche la Guardia di Caras Galadhon ha abbandonato la dimora elfica e ha mosso i propri passi sul fronte sud-orientale. Nei fitti e verdi boschi, Rumil e il suo distaccamento di Guardie si sono spesi in una strenua difesa contro il nemico. Purtroppo ora sono rimasti in pochi e, avendo guadato il fiume Nimrodel, sono ormai tagliati fuori da altri rinforzi da Nord-Ovest.
 

Cari lettori e appassionati del Signore degli Anelli e hobbysti del Gioco di Battaglie Strategiche, ecco a voi un racconto di guerra composto da cinque scenari, correlati da Racconti introduttivi. Tutto si volge durante la Terza Era della Terra di Mezzo, quando gli uomini malvagi provenienti dal Sud e dall'Est, si radunano sotto lo sguardo vigile dell'Occhio. La campagna vede il Khand, l'Harad, il Rhun e Mordor cercare di farsi strada tra i territori meridionali di Gondor, in particolar modo ad Umbar e Dol Amroth. Il narratore è un guerriero del Khand che parte dalle sue terre per combattere una battaglia che forse non gli appartiene. Il racconto potete scaricarlo al seguente link: http://www.megaupload.com/?d=KV7SJ6IU

realizzato da pinovipera con la saggia ed esperta collaborazione di voronwe

Il Lontano Harad

Il selvaggio e primitivo popolo di Harad viveva in uno dei territori più aridi e inospitali della Terra di Mezzo. Nella regione dell’Haradwaith, nel lontano sud, il sole batteva senza pieta, riducendo gran parte delle sterminate pianure in un deserto arido e desolato. Le tribù degli Haradrim e dei Mahud conducevano un’esistenza nomade, spostandosi da un’oasi all’altra alla ricerca di acqua e cibo, e anche perchè lì potevano commerciare con le carovane mercantile.  Ancora più a sud, nell’Estremo Harad,  si dice che ci siano fitte giungle in cui si trovava un materiale simile al bambù, che gli Haradrim usavano per armi, armature, utensili e materiale da costruzione; le terre desertiche di Harad non permettevano la crescita di molti alberi, e quindi al posto del legno ci si serviva di questo materiale. Sembra che la tecnologia Harad, nel campo della lavorazione del metallo, fosse quasi inesistente, a motivo della mancanza di risorse naturali; invece, si servivano in modo massiccio di materia organica, usando zanne, ossa e ossidiana anzichè l’acciaio.

16 dicembre
Siamo partiti quattro notti or sono da Tset-Habaor. Il grande Capitano delle Lame ci guiderà personalmente nella battaglia che segnerà la fine del paese di Gondor. Il loro dominio terminerà presto e io non vedo l'ora di trovare lavoro per la mia lama.
Ci hanno detto che questo sarà l'ultimo atto della grande guerra.
E loro non sbagliano mai.

19 dicembre
Oggi ci siamo fermati nei pressi del terzo forte del Velo di Lacrime. Dopo la preghiera Tarnet mi ha sussurrato che il nostro generale incontrerà il nero ambasciatore di Rhun in una delle prossime tappe. Non so chi gli abbia dato questa informazione ma non ho mai visto costui. Questa notizia mi eccita e mi spaventa un po'.