BG - Raminghi dell'Ithilien - Lazise 2019

Ringrazio Samil per avermi premiato per l'armata (piu) caratteristica del torneo! Ce ne erano molte altre di molto belle e la cosa mi ha riempito di piacere!

Condivido qui il mio racconto di BG, così che chi mi aveva chiesto, e coloro interessati, possano farsi una piacevole lettura!

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Pensieri nel Fango

“Il nemico? Il suo senso del dovere non era minore del vostro, ritengo. Vi domandate come si chiamava, da dove è venuto, se aveva veramente un cuore malvagio, quali menzogne o minacce lo hanno condotto a marciare lontano da casa, se non avrebbe preferito restarvi, in pace.”

Ogni giorno marciamo sotto la pioggia, nel fango, con queste parole nella mente. Quando il sole risplende nel cielo non possiamo nemmeno beneficiare del suo tepore, le ombre della foresta sono la nostra casa poiché alla luce saremmo facili bersagli per i servi del male. Io ed i miei compagni siamo distanti dalle nostre case e il desiderio di rivedere le nostre famiglie è ormai una flebile speranza nei nostri cuori. A chi ha portato il fratello con sé non è andata meglio, poiché solo i più abili - o forse i più fortunati - fra di noi sono sopravvissuti. Le nuove reclute di solito sopravvivono pochi giorni, mentre gli occhi dei veterani si fanno sempre più vacui e spenti al solo pensare di dover affrontare ancora una volta il nemico: ma quel che più ci affligge è che ciò che affrontiamo non è ciò che ci aspettavamo.
Gli orchi, la progenie dell’Oscuro Signore Sauron, sono esseri nati per distruggere ed uccidere; entità che non hanno altro scopo che quello di obbedire agli ordini perversi dei loro padroni. Sarei più che lieto di ammazzare queste aberrazioni se solo ne avessi la possibilità, ma ciò che il mio capitano comanda è di tutt’altra natura.
Uomini provenienti dal sud, Haradrim dei deserti oltre la città di Umbar, sono i nostri bersagli. Con le loro gigantesche bestie sono facili prede in questi boschi a loro tanto stranieri e ignoti, e mentre la mia mente cerca di odiare questi invasori ostili, il mio cuore - come anche quello di numerosi miei compagni - trema al solo pensiero di incoccare un’altra delle mie letali frecce.
Stringo forte l’arco che porto al fianco mentre tento di convincermi che questi uomini posseggano un animo malvagio, e sebbene non riesca a crederci del tutto, riesco comunque a distrarmi e tranquillizzarmi.
Durante questa uggiosa giornata autunnale però, come il rampicante soffoca lentamente l’albero, un’idea mi attanaglia il cuore fino quasi a togliermi il respiro: ai loro occhi siamo noi i malvagi? D’altronde abbiamo invaso le loro terre secoli addietro, ed avrebbero buoni motivi per odiarci!
Siamo dunque noi i buoni? Cosa significa realmente essere i buoni? A questo proprio non riesco a rispondere.
Sospiro al riparo di una sporgenza rocciosa… Finirà tutto questo un giorno? Probabilmente nessuno di noi vivrà tanto a lungo da scoprirlo.

Rinnovo i complimenti. Mi è piaciuto molto. Metti anche una foto di gruppo!

molto molto bello, complimenti!

Grazie mille!!

Foto aggiunta spero piacciano!