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2 contest di racconti - Eminem
- Eminem
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25 Aug 2017 19:00 #118841
by Eminem
Non avrai pensato che un Hobbit potesse contrastare la volontà di Sauron? Nessuno può farlo. Contro il potere di Mordor non ci può essere vittoria. Noi dobbiamo unirci a lui, Gandalf. Dobbiamo unirci a Sauron. Sarebbe saggio, amico mio.
2 contest di racconti - Eminem was created by Eminem
Dato che nessuno pubblica niente ho deciso di pubblicare il mio BG del final
Il problema é che non sono sicuro rispetta totalmente i vincoli ( parlo di Erkenbrand ma solo per circa metà racconto), quindi mal che vada squalificatemi
Ho messo sotto spoiler perché é lungo
Il problema é che non sono sicuro rispetta totalmente i vincoli ( parlo di Erkenbrand ma solo per circa metà racconto), quindi mal che vada squalificatemi
Warning: Spoiler!
Breve storia degli Scudirossi
L'Ovestfalda é una delle 5 regioni di Rohan assieme all'Estfalda, l'Estemnet, l'Ovestemnet e la Marca Occidentale. Con il passare degli anni l'Ovestfalda é diventato uno dei territori più importanti dal punto di vista militare per Rohan, ma cosa si nasconde nella storia passata di questa regione?
Attorno all'anno 2700 della terza era l'Ovestfalda era un fiorente e giovane regno della Terra di Mezzo, che era tuttavia in difficoltà nella guerra contro il Dunland capeggiato dal loro sovrano Wulf.
L'Ovestfalda era allora rappresentata da una piccola cittadina di nome Altrublug, gli abitanti vivevano un po' in disparte dal regno di Rohan: preferivano non essere disturbati e vivere per i fatti loro, non avevano infatti una forza militare, erano per lo più dei cacciatori e degli allevatori.
Nonostante l'avanzata dell'esercito dunlandiano gli abitanti di Altruburg non si decidevano ad impugnare le armi, convinti che sarebbero rimasti in disparte da quella faccenda.
Tuttavia un giovane ragazzo di 17 anni, di nome Eohtbrand (dalla lingua rohirrim: Eoh = cavallo di battaglia e brand=spada) che, come lo indicava il suo nome era un ottimo cavaliere e amava passare i pomeriggi ad allenarsi nell'uso della spada (si era infatti costruito un spada in legno data la scarsità di armi in quel paese) nonostante venisse schernito dagli altri abitanti e sua madre lo puniva per questi comportamenti non adeguati a quel paese.
Un giorno come tanti, dopo aver litigato con la madre perchè non voleva più che si allenasse con la spada, decise di lasciare quel villaggio di fannulloni, sul dorso del suo fedele destriero. Dopo circa 3 giorni di cavalcata arrivo' a quella che era la sua prima destinazione: una piccola grotta in una collina; li' si trovava la tomba di suo padre, morto prima della sua nascita, era infatti proveniente dall'Estfalda e non aveva potuto respingere la chiamata alle armi; l'odio di sua mamma verso le armi e le battaglie era anche dovuta dalla morte prematura del marito.
Eohtbrand passo' quasi due ora a rimpiangere il padre e a chiedersi se la vita sarebbe stata diversa senza l'assenza di suo padre. Ad un certo punto vide nel fondo della grotta lo scudo di suo padre, era rosso fuoco ed era stato forgiato per suo padre da uno dei migliori fabbri del reame, Eohtbrand penso' che nessuno si sarebbe sentito offeso se avesse cercato di dare di nuovo lustro all'oggetto e lo prese con se, usandolo come fonte di ispirazione per il suo futuro.
Proprio in quel momento senti' delle urla in lontananza, usci' discretamente dalla grotta e vide un'orda di uomini a qualche miglio di distanza armati di asce e spade che correvano in direzione del suo villaggio natale: erano i Dunlandiani.
Per quanto fosse arrabbiato con quel paese non voleva un massacro, non perse altro tempo e si diresse verso Altrublug al galoppo, non dormi' per tutta la durata del tragitto arrivando a destinazione in poco più di 2 giorni, entro' nel villaggio suonando il suo fidato corno nero, che aveva ottenuto durante la battuta di caccia a cui aveva partecipato il giorno del suo quindicesimo compleanno; quell'oggetto aveva per lui un valore inestimabile, ed era in grado di farsi sentire da miglia e miglia di distanza.
In poco tempo tutto il villaggio era radunato nella piazza del paese; Eohtbrand racconto' allora cio' che aveva visto: la reazione di tutti fu quella di fuggire e voler abbandonare il villaggio; tuttavia Eohtbrand li fermo' dicendo:
" Dove credete di fuggire? Pensate davvero sia la soluzione? Fermatevi tutti e combattete! Difendete la vostra patria!"
Una voce si alzo' dal coro:
" Combattere? Ragazzino devi aver battuto la testa, sai benissimo che non siamo un popolo di guerrieri, fuggiamo e attendiamo che l'esercito di Rohan distrugga la minaccia e ricostruiremo il villaggio" tutta la popolazione era d'accordo e si preparava a fuggire.
Eohtbrand suono' di nuovo il corno e con voce decisa disse:
" Pensate davvero che l'esercito reale di Rohan si spingerà fino a qui per difenderci in tempo utile? A difendere noi che per anni siamo sempre rimasti estranei dalle vicende del regno?"
molte persone si fermarono per ascoltare le sue parole
"Pensate davvero che fuggire per sempre sia la soluzione ai nostri problemi? E se l'esercito di Rohan non arrivasse in tempo?"
Una voce usci' dal coro ed esclamo':
"Ma noi non siamo dei guerrieri, non possiamo affrontare tale minaccia!"
"E invece si'! E' vero siamo inferiori di numero e il nostro equipaggiamento é molto scarso ma abbiamo anche dei forti vantaggi: conosciamo il territorio, e soprattutto abbiamo quasi 5 giorni di tempo prima del loro arrivo! Seguitemi uomini, combattete con me! Fate cio' che non avete mai fatto prima, svegliatevi! Combattete per la libertà, per la vita, PER LA VOSTRA TERRA!"
Il discorso di Eohtbrand aveva galvanizzato abbastanza tutti quanti: era vero, non si sapeva se e quando l'esercito di Rohan sarebbe arrivato, non c'era altra scelta!
Mentre le donne e tutta le persone che non potevano combattere preparavano armi, frecce, barricate gli uomini seguivano diligentemente gli insegnamenti del loro neo leader ed imparavano a usare spade e giavvellotti.
Agli allenamenti con le armi si alternavano ore a preparare le fortificazioni, finchè l'ansia saliva per l'attacco sempre più imminente.
Era primavera inoltrata,i boschi circostanti erano gia' pieni di foglie e gli uccelli cantavano allegramente: un buon giorno per una battaglia!
Al loro arrivo i dunlandiani furono molto stupiti: si aspettavano un villaggio facile da depredare e si trovavano davanti a delle barricate ad ogni lato del villaggio, oltre a guerrieri appostati pronti a combattere. Ovviamente questo non bastava per desistere dall'attacco, Wulf non esito' a dare l'ordine di avanzare.
Nonostante ci fossero ben pochi archi a disposizione dei difensori, avevano una gran quantità di giavvellotti ricavati dagli alberi dalle foreste circostanti.
Le armi da lancio furono fondamentali per sfoltire i ranghi nemici prima dell'ingaggio in combattimento ravvicinato.
Nonostante l'addestramento molto rapido ricevuto, gli uomini dell'ovestfalda riuscivano a tenere a bada l'orda dunlandiana, dimostrando che preparazione e abilita' di combattimento sono superiori alla forza bruta. Era infatti riconosciuto che i dunlandiani erano per la maggior parte equipaggiati con asce e basavano la loro forza militare sull'impatto fisico e sul sottomettere il nemico con la propria potenza. Ma si ritrovarono in difficoltà contro degli avversari che puntavano più sul parare e sull'evitare l'avversario che nel classico combattimento.
Dopo un'ora di battaglia Wulf, il sovrano Dunlandiano si accorse che la quantita' di morti era notevole per entrambi gli schieramenti ma il problema era che quello non era l'esercito vero e proprio di Rohan e non poteva permettersi tutte quelle perdite; decise allora di optare per una ritirata strategica, e puntare ad un secondo assalto organizzato meglio il giorno seguente. Per gli abitanti di Altrublug non era una vittoria sia a causa dell'alto numero di vittime sia perché l'esercito dunlandiano era sempre a poca distanza dal villaggio pronto a finire cio' che aveva iniziato.
I giorni diventarono 2 e infine 3 ma i dunlandiani non attaccavano, sembravano indecisi se iniziare l'assalto o no . Wulf stava in verita' aspettando i rinforzi che sarebbero dovuti arrivare a breve, in modo da spazzare via quel villaggio accerchiandolo e senza subire troppe perdite.
Ad un tratto pero' un esploratore dunlandiano torno' da Wulf affermando che l'esercito di Rohan era a poche miglia di distanza e stava avanzando nella loro direzione!
I dunlandiani decisero quindi di ritirarsi per andare ad unirsi ai rinforzi e affrontare l'esercito di rohan in un'altra pianura: Altrublug era salva!
Quando l'esercito di Rohan arrivo' diedero una visita al villaggio, per capire come era possibile quella battaglia; una volta spiegato il tutto, il re di Rohan Helm Mandimartello si complimento' con tutti gli abitanti e, di comune accordo Altrublug entrava a fare parte del regno di Rohan anche dal punto di vista militare: cio' significava che Rohan avrebbe aiutato a difendere il paese, ma in cambio Altrublug doveva fornire un piccolo contingente di soldati. Helm decise di chiamare i soldati di quel villaggio gli "Scudirossi", rendendo omaggio a Eohtbrand: neoleader del villaggio e unico difensore ad impugnare uno scudo in quella battaglia.
Con il passare degli anni il villaggio crebbe sempre di più, e con esso la sua forza militare, gli "scudirossi" diventarono addirittura una delle Eored più importanti per l'esercito di Rohan.
Ad Altrublug le tradizioni sono molto importanti, e il capo del villaggio era l'unico a poter impugnare lo scudo di Eohtbrand, diventato una vera e propria reliquia. Dalla guerra contro il Dunland il capovillaggio non era più scelto per via ereditaria, ma doveva dimostrare il suo valore superando in forza e astuzia gli altri tramite delle prove. Quando un capovillaggio moriva era compito del "Sheld" (da she= scudo e held=portare), il braccio destro del capovilaggio organizzare la prova per scegliere il nuovo capo: la ricompensa della prova finale doveva infatti essere lo scudo di Eohtbrand.
Anno 2978 della terza era, il capovillaggio era appena deceduto, e a breve ci sarebbe stata la prova per diventare il nuovo leader.
Erkenbrand era entusiasta di poter finalmente dimostrare il suo valore; aveva appena compiuto 18 anni e poteva quindi partecipare (l'eta' minima richiesta era 17, eta' a cui Eohtbrand guido' la difesa di Altrublug) e si preparava da settimane al grande giorno .
Il giorno arrivo' infine: era l'alba di una mattina di fine estate, un venticello muoveva i rami dei pochi alberi nei dintorni del villaggio, 16 uomini si trovavano in linea, a pochi metri dall'uscita del paesino, ad ascoltare le istruzioni dello Sheld:
" Nella foresta dietro la collina dove sorge il sole troverete una mandria di cavalli selvaggi, dovete andare li' e domarne uno: vi servirà per il seguito della prova; vi aspettero' esattamente qui e vi daro' le prossime istruzioni una volta che arriverete a cavallo"
Poco dopo la prova ebbe inizio, Erkenbrand era un po' in difficoltà perché non aveva l'abitudine di domare i cavalli, riusci' nell'impresa ma una volta tornato dallo Sheld si rese conto di avere circa 8 concorrenti davanti a lui!
Le indicazioni dello Sheld divecano che lo scudo di Eohtbrand si trovava nella grotta di suo padre, ma che la strada per arrivarci non era semplice.
Erkenbrand si diresse subito in quella direzione pensando "che fantasia, la tomba del padre di Eohtbrand".
Dopo poche ore arrivo' ad un fiume, che era ovviamente in piena dato le forti pioggie dei giorni precedenti ed era impossibile attraversarlo a cavallo.
Tuttavia Erkenbrand sapeva bene che se fosse riuscito a portare sull'altra sponda il cavallo avrebbe poi ottenuto un immenso vantaggio sugli altri concorrenti. Non c'erano tante opzioni: il ponte più vicino era a 3 meglia di distanza, ma era crollato durante la pioggia del giorno precedente, l'altro ponte più vicino si trovava ad una dozzina di miglia, era decisamente troppo dato che c'era pure il rischio che anche quel ponte fosse inutilizzabile. A questo punto doveva ingegnarsi con cio' che aveva: la sua spada, il suo corno e una robusta corda.
Scese da cavallo e cerco' un posto adeguato per l'idea che gli era appena balenata in mente; dopo una decina di minuti ad esplorare i dintorni trovo' un posto adatto: c'era una gran quntita' di sassi per tutta l'ampiezza del fiume, e la corrente era relativamente debole.
Prese la spada e inizio a tagliare qualche albero nelle vicinanze. L'operazione fu molto lunga, ci mise quasi 6 ore ma era riuscito ad incastrare un buon numero di alberi tra le rocce: la corrente era ora molto debole, e poteva far avanzare il cavallo di fianco agli alberi incastrati. L'operazione fu tutt'altro che semplice, anche perché il cavallo non aveva molta voglia di cooperare; ma dopo circa mezz'ora riusci' in quella faticosa impresa.
Decise di proseguire per ancora qualche ora e appena la luce inizio' a lasciare spazio alla notte decise di fermarsi e cercare qulcosa da mangiare: era molto esperto in questo campo e riusci' ad uccidere un coniglio, che mangio' per cena dopo aver acceso un fuoco.
Il giorno dopo riparti' alle prime luci dell'alba, conscio di tutto il ritardo che aveva da recuperare .
Dopo un altro giorno e mezzo di viaggio passato senza troppi intoppi arrivo' in vista della collina dove si trovava la tomba del padre di Eohtbrand: il cuore gli rimbalzava in gola : era stato abbastante veloce? Era riuscito a recuperare il tempo perso al fiume e ad arrivare per primo alla collina?
Arrivato ai piedi della collina vide uno guerriero proveniente da Altrublug, osservo' per qualche secondo lo scudo rosso fuoco sperando che lo scudo rosso originale fosse ancora nella tomba.
Mentre fantasticava su cio' che poteva aspettarlo la guardia gli rivolse la parola:
"Devi passare dall'altro lato della collina, li' ti aspetta l'ultima prova: devi scalare la ripida parete ed arrivare in cima per poter entrare nella tomba"
Erkenbrand annui' e si diresse verso la parete da scalare senza perdere altro tempo.
Arrivato a destinazione vide un altro concorrente che aveva gia' scalato un paio di metri: doveva per forza essere arrivato da sud -ovest, dove si trovava il ponte, altrimenti lo avrebbe visto avvicinandosi alla collina .
Erkenbrand ringrazio' la sua buona stella che ci fosse quell'ultima prova, altrimenti l'avversario sarebbe gia' entrato nella tomba, nel frattempo si avvicino' alla parete e cerco' il punto più semplice da scalare; per fortuna si era preparato bene allenandosi a scalare gli alberi, e l'arrampicta non é mai stata troppo difficile per lui.
Nonostante i 4 metri di vantaggio del suo avversario riusci' ad arrivare in cima per primo, si precipito' nella tomba e vide lo scudo di Eohtbrand appoggiato sul fondo, lo impugno' subito e usci' dalla tomba urlando che la carica di capovillaggio spettava a lui, la guardia incontrata prima era li' per testimoniarlo!
Erkenbrand fu un ottimo capovillaggio: nonostante la sua abilita' in combattimento era la sua qualita' principale si era dimostrato un uomo molto saggio.
Negli anni successivi collaboro' molto con l'esercito di Rohan, tra i suoi collaboratori ne spiccavano 2: Elfhelm e in particolare Théodred, il figlio del re.
Mentre ripensava a come era riuscito a guadagnare lo Scudorosso circa 40 anni prima e a tutte le volte in cui aveva combattuto di fianco a Théodred con gli altri scudirossi si stava dirigendo con un folto gruppo di cavalieri suoi compatrioti verso i guadi dell'Isen: gli era infatti giunta notizia che il figlio di Théoden si trovava li' e stava combattendo per impedire l'avanzata dell'esercito di Saruman: era una battaglia molto dura e stava rischiando la vita, doveva arrivare il prima possibile, e chissà, sarebbe forse riuscito a salvare un suo superiore, ma soprattutto un suo amico.
NOTE: Sheld é una parola inventata da me: nonostante le mie ricerche non ho trovato una traduzione in lingua rohirrim per le parole scudo e portare, ho tuttavia visto che il Rohirrim é anglosassone antico modificato: ho quindi modificato le parole Shield e Held in modo che sembrassero Rohirrim/anglosassone antico.
Altruburg, il paese in cui é ambientata la vicenda é inventato in quanto non sono riuscito a trovare un nome di un paese che soddisfasse i requisiti per la narrazione.
Tutto il resto é "giusto" : Eohtbrand é un nome inventato ma é l'unione di 2 parole in lingua Rohirrim per esempio.
L'Ovestfalda é una delle 5 regioni di Rohan assieme all'Estfalda, l'Estemnet, l'Ovestemnet e la Marca Occidentale. Con il passare degli anni l'Ovestfalda é diventato uno dei territori più importanti dal punto di vista militare per Rohan, ma cosa si nasconde nella storia passata di questa regione?
Attorno all'anno 2700 della terza era l'Ovestfalda era un fiorente e giovane regno della Terra di Mezzo, che era tuttavia in difficoltà nella guerra contro il Dunland capeggiato dal loro sovrano Wulf.
L'Ovestfalda era allora rappresentata da una piccola cittadina di nome Altrublug, gli abitanti vivevano un po' in disparte dal regno di Rohan: preferivano non essere disturbati e vivere per i fatti loro, non avevano infatti una forza militare, erano per lo più dei cacciatori e degli allevatori.
Nonostante l'avanzata dell'esercito dunlandiano gli abitanti di Altruburg non si decidevano ad impugnare le armi, convinti che sarebbero rimasti in disparte da quella faccenda.
Tuttavia un giovane ragazzo di 17 anni, di nome Eohtbrand (dalla lingua rohirrim: Eoh = cavallo di battaglia e brand=spada) che, come lo indicava il suo nome era un ottimo cavaliere e amava passare i pomeriggi ad allenarsi nell'uso della spada (si era infatti costruito un spada in legno data la scarsità di armi in quel paese) nonostante venisse schernito dagli altri abitanti e sua madre lo puniva per questi comportamenti non adeguati a quel paese.
Un giorno come tanti, dopo aver litigato con la madre perchè non voleva più che si allenasse con la spada, decise di lasciare quel villaggio di fannulloni, sul dorso del suo fedele destriero. Dopo circa 3 giorni di cavalcata arrivo' a quella che era la sua prima destinazione: una piccola grotta in una collina; li' si trovava la tomba di suo padre, morto prima della sua nascita, era infatti proveniente dall'Estfalda e non aveva potuto respingere la chiamata alle armi; l'odio di sua mamma verso le armi e le battaglie era anche dovuta dalla morte prematura del marito.
Eohtbrand passo' quasi due ora a rimpiangere il padre e a chiedersi se la vita sarebbe stata diversa senza l'assenza di suo padre. Ad un certo punto vide nel fondo della grotta lo scudo di suo padre, era rosso fuoco ed era stato forgiato per suo padre da uno dei migliori fabbri del reame, Eohtbrand penso' che nessuno si sarebbe sentito offeso se avesse cercato di dare di nuovo lustro all'oggetto e lo prese con se, usandolo come fonte di ispirazione per il suo futuro.
Proprio in quel momento senti' delle urla in lontananza, usci' discretamente dalla grotta e vide un'orda di uomini a qualche miglio di distanza armati di asce e spade che correvano in direzione del suo villaggio natale: erano i Dunlandiani.
Per quanto fosse arrabbiato con quel paese non voleva un massacro, non perse altro tempo e si diresse verso Altrublug al galoppo, non dormi' per tutta la durata del tragitto arrivando a destinazione in poco più di 2 giorni, entro' nel villaggio suonando il suo fidato corno nero, che aveva ottenuto durante la battuta di caccia a cui aveva partecipato il giorno del suo quindicesimo compleanno; quell'oggetto aveva per lui un valore inestimabile, ed era in grado di farsi sentire da miglia e miglia di distanza.
In poco tempo tutto il villaggio era radunato nella piazza del paese; Eohtbrand racconto' allora cio' che aveva visto: la reazione di tutti fu quella di fuggire e voler abbandonare il villaggio; tuttavia Eohtbrand li fermo' dicendo:
" Dove credete di fuggire? Pensate davvero sia la soluzione? Fermatevi tutti e combattete! Difendete la vostra patria!"
Una voce si alzo' dal coro:
" Combattere? Ragazzino devi aver battuto la testa, sai benissimo che non siamo un popolo di guerrieri, fuggiamo e attendiamo che l'esercito di Rohan distrugga la minaccia e ricostruiremo il villaggio" tutta la popolazione era d'accordo e si preparava a fuggire.
Eohtbrand suono' di nuovo il corno e con voce decisa disse:
" Pensate davvero che l'esercito reale di Rohan si spingerà fino a qui per difenderci in tempo utile? A difendere noi che per anni siamo sempre rimasti estranei dalle vicende del regno?"
molte persone si fermarono per ascoltare le sue parole
"Pensate davvero che fuggire per sempre sia la soluzione ai nostri problemi? E se l'esercito di Rohan non arrivasse in tempo?"
Una voce usci' dal coro ed esclamo':
"Ma noi non siamo dei guerrieri, non possiamo affrontare tale minaccia!"
"E invece si'! E' vero siamo inferiori di numero e il nostro equipaggiamento é molto scarso ma abbiamo anche dei forti vantaggi: conosciamo il territorio, e soprattutto abbiamo quasi 5 giorni di tempo prima del loro arrivo! Seguitemi uomini, combattete con me! Fate cio' che non avete mai fatto prima, svegliatevi! Combattete per la libertà, per la vita, PER LA VOSTRA TERRA!"
Il discorso di Eohtbrand aveva galvanizzato abbastanza tutti quanti: era vero, non si sapeva se e quando l'esercito di Rohan sarebbe arrivato, non c'era altra scelta!
Mentre le donne e tutta le persone che non potevano combattere preparavano armi, frecce, barricate gli uomini seguivano diligentemente gli insegnamenti del loro neo leader ed imparavano a usare spade e giavvellotti.
Agli allenamenti con le armi si alternavano ore a preparare le fortificazioni, finchè l'ansia saliva per l'attacco sempre più imminente.
Era primavera inoltrata,i boschi circostanti erano gia' pieni di foglie e gli uccelli cantavano allegramente: un buon giorno per una battaglia!
Al loro arrivo i dunlandiani furono molto stupiti: si aspettavano un villaggio facile da depredare e si trovavano davanti a delle barricate ad ogni lato del villaggio, oltre a guerrieri appostati pronti a combattere. Ovviamente questo non bastava per desistere dall'attacco, Wulf non esito' a dare l'ordine di avanzare.
Nonostante ci fossero ben pochi archi a disposizione dei difensori, avevano una gran quantità di giavvellotti ricavati dagli alberi dalle foreste circostanti.
Le armi da lancio furono fondamentali per sfoltire i ranghi nemici prima dell'ingaggio in combattimento ravvicinato.
Nonostante l'addestramento molto rapido ricevuto, gli uomini dell'ovestfalda riuscivano a tenere a bada l'orda dunlandiana, dimostrando che preparazione e abilita' di combattimento sono superiori alla forza bruta. Era infatti riconosciuto che i dunlandiani erano per la maggior parte equipaggiati con asce e basavano la loro forza militare sull'impatto fisico e sul sottomettere il nemico con la propria potenza. Ma si ritrovarono in difficoltà contro degli avversari che puntavano più sul parare e sull'evitare l'avversario che nel classico combattimento.
Dopo un'ora di battaglia Wulf, il sovrano Dunlandiano si accorse che la quantita' di morti era notevole per entrambi gli schieramenti ma il problema era che quello non era l'esercito vero e proprio di Rohan e non poteva permettersi tutte quelle perdite; decise allora di optare per una ritirata strategica, e puntare ad un secondo assalto organizzato meglio il giorno seguente. Per gli abitanti di Altrublug non era una vittoria sia a causa dell'alto numero di vittime sia perché l'esercito dunlandiano era sempre a poca distanza dal villaggio pronto a finire cio' che aveva iniziato.
I giorni diventarono 2 e infine 3 ma i dunlandiani non attaccavano, sembravano indecisi se iniziare l'assalto o no . Wulf stava in verita' aspettando i rinforzi che sarebbero dovuti arrivare a breve, in modo da spazzare via quel villaggio accerchiandolo e senza subire troppe perdite.
Ad un tratto pero' un esploratore dunlandiano torno' da Wulf affermando che l'esercito di Rohan era a poche miglia di distanza e stava avanzando nella loro direzione!
I dunlandiani decisero quindi di ritirarsi per andare ad unirsi ai rinforzi e affrontare l'esercito di rohan in un'altra pianura: Altrublug era salva!
Quando l'esercito di Rohan arrivo' diedero una visita al villaggio, per capire come era possibile quella battaglia; una volta spiegato il tutto, il re di Rohan Helm Mandimartello si complimento' con tutti gli abitanti e, di comune accordo Altrublug entrava a fare parte del regno di Rohan anche dal punto di vista militare: cio' significava che Rohan avrebbe aiutato a difendere il paese, ma in cambio Altrublug doveva fornire un piccolo contingente di soldati. Helm decise di chiamare i soldati di quel villaggio gli "Scudirossi", rendendo omaggio a Eohtbrand: neoleader del villaggio e unico difensore ad impugnare uno scudo in quella battaglia.
Con il passare degli anni il villaggio crebbe sempre di più, e con esso la sua forza militare, gli "scudirossi" diventarono addirittura una delle Eored più importanti per l'esercito di Rohan.
Ad Altrublug le tradizioni sono molto importanti, e il capo del villaggio era l'unico a poter impugnare lo scudo di Eohtbrand, diventato una vera e propria reliquia. Dalla guerra contro il Dunland il capovillaggio non era più scelto per via ereditaria, ma doveva dimostrare il suo valore superando in forza e astuzia gli altri tramite delle prove. Quando un capovillaggio moriva era compito del "Sheld" (da she= scudo e held=portare), il braccio destro del capovilaggio organizzare la prova per scegliere il nuovo capo: la ricompensa della prova finale doveva infatti essere lo scudo di Eohtbrand.
Anno 2978 della terza era, il capovillaggio era appena deceduto, e a breve ci sarebbe stata la prova per diventare il nuovo leader.
Erkenbrand era entusiasta di poter finalmente dimostrare il suo valore; aveva appena compiuto 18 anni e poteva quindi partecipare (l'eta' minima richiesta era 17, eta' a cui Eohtbrand guido' la difesa di Altrublug) e si preparava da settimane al grande giorno .
Il giorno arrivo' infine: era l'alba di una mattina di fine estate, un venticello muoveva i rami dei pochi alberi nei dintorni del villaggio, 16 uomini si trovavano in linea, a pochi metri dall'uscita del paesino, ad ascoltare le istruzioni dello Sheld:
" Nella foresta dietro la collina dove sorge il sole troverete una mandria di cavalli selvaggi, dovete andare li' e domarne uno: vi servirà per il seguito della prova; vi aspettero' esattamente qui e vi daro' le prossime istruzioni una volta che arriverete a cavallo"
Poco dopo la prova ebbe inizio, Erkenbrand era un po' in difficoltà perché non aveva l'abitudine di domare i cavalli, riusci' nell'impresa ma una volta tornato dallo Sheld si rese conto di avere circa 8 concorrenti davanti a lui!
Le indicazioni dello Sheld divecano che lo scudo di Eohtbrand si trovava nella grotta di suo padre, ma che la strada per arrivarci non era semplice.
Erkenbrand si diresse subito in quella direzione pensando "che fantasia, la tomba del padre di Eohtbrand".
Dopo poche ore arrivo' ad un fiume, che era ovviamente in piena dato le forti pioggie dei giorni precedenti ed era impossibile attraversarlo a cavallo.
Tuttavia Erkenbrand sapeva bene che se fosse riuscito a portare sull'altra sponda il cavallo avrebbe poi ottenuto un immenso vantaggio sugli altri concorrenti. Non c'erano tante opzioni: il ponte più vicino era a 3 meglia di distanza, ma era crollato durante la pioggia del giorno precedente, l'altro ponte più vicino si trovava ad una dozzina di miglia, era decisamente troppo dato che c'era pure il rischio che anche quel ponte fosse inutilizzabile. A questo punto doveva ingegnarsi con cio' che aveva: la sua spada, il suo corno e una robusta corda.
Scese da cavallo e cerco' un posto adeguato per l'idea che gli era appena balenata in mente; dopo una decina di minuti ad esplorare i dintorni trovo' un posto adatto: c'era una gran quntita' di sassi per tutta l'ampiezza del fiume, e la corrente era relativamente debole.
Prese la spada e inizio a tagliare qualche albero nelle vicinanze. L'operazione fu molto lunga, ci mise quasi 6 ore ma era riuscito ad incastrare un buon numero di alberi tra le rocce: la corrente era ora molto debole, e poteva far avanzare il cavallo di fianco agli alberi incastrati. L'operazione fu tutt'altro che semplice, anche perché il cavallo non aveva molta voglia di cooperare; ma dopo circa mezz'ora riusci' in quella faticosa impresa.
Decise di proseguire per ancora qualche ora e appena la luce inizio' a lasciare spazio alla notte decise di fermarsi e cercare qulcosa da mangiare: era molto esperto in questo campo e riusci' ad uccidere un coniglio, che mangio' per cena dopo aver acceso un fuoco.
Il giorno dopo riparti' alle prime luci dell'alba, conscio di tutto il ritardo che aveva da recuperare .
Dopo un altro giorno e mezzo di viaggio passato senza troppi intoppi arrivo' in vista della collina dove si trovava la tomba del padre di Eohtbrand: il cuore gli rimbalzava in gola : era stato abbastante veloce? Era riuscito a recuperare il tempo perso al fiume e ad arrivare per primo alla collina?
Arrivato ai piedi della collina vide uno guerriero proveniente da Altrublug, osservo' per qualche secondo lo scudo rosso fuoco sperando che lo scudo rosso originale fosse ancora nella tomba.
Mentre fantasticava su cio' che poteva aspettarlo la guardia gli rivolse la parola:
"Devi passare dall'altro lato della collina, li' ti aspetta l'ultima prova: devi scalare la ripida parete ed arrivare in cima per poter entrare nella tomba"
Erkenbrand annui' e si diresse verso la parete da scalare senza perdere altro tempo.
Arrivato a destinazione vide un altro concorrente che aveva gia' scalato un paio di metri: doveva per forza essere arrivato da sud -ovest, dove si trovava il ponte, altrimenti lo avrebbe visto avvicinandosi alla collina .
Erkenbrand ringrazio' la sua buona stella che ci fosse quell'ultima prova, altrimenti l'avversario sarebbe gia' entrato nella tomba, nel frattempo si avvicino' alla parete e cerco' il punto più semplice da scalare; per fortuna si era preparato bene allenandosi a scalare gli alberi, e l'arrampicta non é mai stata troppo difficile per lui.
Nonostante i 4 metri di vantaggio del suo avversario riusci' ad arrivare in cima per primo, si precipito' nella tomba e vide lo scudo di Eohtbrand appoggiato sul fondo, lo impugno' subito e usci' dalla tomba urlando che la carica di capovillaggio spettava a lui, la guardia incontrata prima era li' per testimoniarlo!
Erkenbrand fu un ottimo capovillaggio: nonostante la sua abilita' in combattimento era la sua qualita' principale si era dimostrato un uomo molto saggio.
Negli anni successivi collaboro' molto con l'esercito di Rohan, tra i suoi collaboratori ne spiccavano 2: Elfhelm e in particolare Théodred, il figlio del re.
Mentre ripensava a come era riuscito a guadagnare lo Scudorosso circa 40 anni prima e a tutte le volte in cui aveva combattuto di fianco a Théodred con gli altri scudirossi si stava dirigendo con un folto gruppo di cavalieri suoi compatrioti verso i guadi dell'Isen: gli era infatti giunta notizia che il figlio di Théoden si trovava li' e stava combattendo per impedire l'avanzata dell'esercito di Saruman: era una battaglia molto dura e stava rischiando la vita, doveva arrivare il prima possibile, e chissà, sarebbe forse riuscito a salvare un suo superiore, ma soprattutto un suo amico.
NOTE: Sheld é una parola inventata da me: nonostante le mie ricerche non ho trovato una traduzione in lingua rohirrim per le parole scudo e portare, ho tuttavia visto che il Rohirrim é anglosassone antico modificato: ho quindi modificato le parole Shield e Held in modo che sembrassero Rohirrim/anglosassone antico.
Altruburg, il paese in cui é ambientata la vicenda é inventato in quanto non sono riuscito a trovare un nome di un paese che soddisfasse i requisiti per la narrazione.
Tutto il resto é "giusto" : Eohtbrand é un nome inventato ma é l'unione di 2 parole in lingua Rohirrim per esempio.
Ho messo sotto spoiler perché é lungo
Non avrai pensato che un Hobbit potesse contrastare la volontà di Sauron? Nessuno può farlo. Contro il potere di Mordor non ci può essere vittoria. Noi dobbiamo unirci a lui, Gandalf. Dobbiamo unirci a Sauron. Sarebbe saggio, amico mio.
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