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La Nebbia

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04/10/2016 21:47 #111918 da ElCanter
La Nebbia è stato creato da ElCanter
LA NEBBIA

Non si vedeva nulla, non si sentiva nulla, non si leggeva nulla

Tutto era come la riga precedente: vuota e bianca. Non chiara e luminosa, bensì opaca e fumosa. Sembrava di essere circondati da centinaia di fumatori in una saletta priva finestre, ma senza il tiepido profumo di erba pipa.
La nebbia era, invece, inodore, fredda, fastidiosa e maledettamente umida.
Smanacciò in avanti, vide a malapena le sue stesse mani. Imprecò, maledetta nebbia, sempre nebbia. Passerà, dicevano, è di stagione. Tsè, come no? In due anni non aveva fatto che aumentare d’intensità.
TUNK! Imprecò di nuovo, palpò con le mani la cosa che gli era piombata sulla faccia: un pilone della luce. Ah sì, pensò sarcastico: quello sputo di giallo era un lampione. Si voltò verso sole: uno sputo doppio.
Riprese a camminare deciso, dopo qualche passo si fermò: dove stava andando? Se n’era dimenticato…sbuffò e si girò, poi se ne ricordò e riprese la via.
Le medicine.
Tutta la famiglia era malaticcia, la figlia in particolare con la bronchite e la febbre alta. Si avvinghiò al pastrano e proseguì deciso.
Il male di stagione, dicevano…il sole manca! Il sole e l’aria limpida e pulita, non questo melmoso miscuglio di aria e acqua che imputridisce le membra e raggrinzisce le ossa. E il re non faceva nulla. Alzò il pugno incollerito al cielo. Abbassò il pugno e poi lo sguardo, quale cielo? Tutto era grigio, solo sfumature di grigio.
Di nuovo si fece coraggio e velocizzò il passo. Dopo qualche minuto in cui stette in silenzio anche con se stesso trovò la porta che cercava, l’aprì ed entrò nella casa. Sì stropicciò gli occhi incredulo di riuscire a vedere così nitidamente, la nebbia non era ancora entrata nelle abitazioni, per il momento.
“Serve qualcosa?” chiese una voce aspra davanti a lui. Il vecchio alzò gli occhi e vide un uomo alto e prestante, sembrava più un soldato che un apprendista. Anche il vestito non si addiceva: il mantello bianco col cappuccio, il corpetto color panna e la fascia rossa che avvolgeva la veste azzurra erano decisamente strani, non ricordava alcuna corporazione con quegli indumenti e quei colori. I soldati vestivano di bianco, bianco e nero al massimo. Mentre si scervellava in questi pensieri girò lentamente la testa per tutta la stanza, poi rispose esitante: “Stavo cercando il dottore”.
“Al momento è occupato, lo sostituisco io” rispose l’uomo.
“Ah! A-Avrei bisogno delle medicine per i miei familiari, tossiscono sempre, spesso sputano anche sangue e siamo tutti senza forze…non ce la facciamo più a tirare avanti. Mia figlia, la mia bambina, fa anche fatica a respirare.”
“Capisco” si girò verso lo scaffale e prese un paio di flaconi e li pose sul bancone.”Fanno dieci soldi”
“Cooosa? Così tanto? Il mese scorso non ho pagato nemmeno la metà!”
“Adesso i prezzi li decide il capo”
“Voglio vedere Nestir!”
“Il dottore non c’è” rispose pacato l’uomo
L’espressione del vecchio cambio in pochi secondi: da incredulo e irato le membra del viso si rilassarono e poi si tesero di nuovo, ma stavolta in modo diverso…assunsero le forme della disperazione.
“Vi prego, non ce lo possiamo permettere! C’è la carestia e con questa stramaledetta nebbia non possiamo neppure lavorare e…”
“Se vuole le medicine ora deve pagare, altrimenti se ne vada”
“Ne prendo solo un flacone” disse rassegnato il vecchio estraendo cinque monete d’oro dalla borsa del denaro.
Nessuno dei due parlò più, il vecchio prese uno dei due flaconi, lo mise in borsa ed uscì mestamente.
Ed ora, pensò, quanto tempo ancora, quanto tempo ancora sarebbero sopravvissuti?
Maledetto il nuovo re e le sue opere, perché diavolo non si occupava della loro città se era così magnimo come si diceva? E chi era mai questo ‘capo’?
Il vecchio non ebbe ancora molto tempo per pensare, svoltato l’angolo una figura piombò su di lui dal nulla e caddero entrambi a terra, se qualcuno gridò nessuno lo udì.
L’uomo si rialzò, rinfoderò il pugnale e sorrise beffardo, il vecchio rimase a terra.
Non si vedeva nulla… non si sentiva nulla…non si leggeva nulla.
Come il resto del racconto

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