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1° contest di racconti-ULTIMA ALBA NELL'ARTHENDAIN

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15 Jan 2016 22:57 #105730 by conte
ULTIMA ALBA NELL'ARTHENDAIN è il racconto di un soldato della guardia di Fornost, all'alba dell'ultimo attacco alla capitale di Arnor e narra quello che potrebbero essere stati gli ultimi momenti prima della caduta della città.
Devo dire che mi sono divertito molto a immaginare il pensiero dei soldati prima dell'ultimo assalto e che comunque è stata una bella sfida arrivare a scrivere almeno 1200 parole :woohoo:
Spero di rendervi piacevoli i prossimi 5 minuti.
Buona lettura.

Il Conte

Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita! E nn scoprire, in punto di morte, che nn ero vissuto.
(Henry David Thoreau)

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15 Jan 2016 22:58 #105731 by conte
ULTIMA ALBA NELL'ARTHENDAIN
Un'altra lunga notte sta per finire, un'altra lunga notte insonne. Estenuante, nel buio del silenzio. In lontananza i fuochi del nemico ci hanno tenuti svegli, allerta. Il soldato al mio fianco dorme. Non so come faccia, forse la stanchezza lo attanaglia talmente da non lasciargli altra possibilità se non un sonno profondo. Non per me. Non ancora. Non sotto questa luna insanguinata.
Le cupe ombre della notte lentamente sbiadiscono, colpite dai primi raggi del sole e il buio che ci aveva accompagnato nelle ultime ore, lascia il posto ad una bruma mattutina, una leggera coltre di nebbia che sale all'orizzonte e che si fa spazio davanti ai nostri occhi. Il notturno silenzio si riempie del rumore del vento e del canto degli uccelli. Possibile che le urla della lotta possano essere soffocate da pochi istanti di pace? Poche ore sono passate e il grido della battaglia è ancora vivo in tutti noi. Gli sguardi degli uomini fissano il vuoto innanzi a loro. Sono alla ricerca di una risposta, di una speranza. Sperano in un futuro. Sperano che il nemico, respinto la sera prima, non torni più alla carica. Sperano che giorni di battaglia e di resistenza abbiano fiaccato il morale all'avversario in tale maniera, che non abbia più il coraggio di mostrare la sua faccia verso le mura amiche. Non ricordo l'ultimo istante lontano dai merli di questa rocca. Non ricordo da quanto tempo sto combattendo per difendere le mura della mia città. I tempi del canto e delle bevute con i compagni sono distanti, allontanati da una coltre di fumo, sollevato dalle orde barbariche che ci assediano da giorni. Il sangue si è sostituito al vino, l'ultimo agognante urlo dei morti, si sostituisce ai canti dei soldati. I canti, alzati al cielo, a tessere le lodi dei nostri eroi, sono diventati una veglia funebre, a ricordo dei tanti morti di questa guerra.
Eppure tutto ciò non dovrebbe sorprenderci, tutto era scritto nel destino di ognuno di noi. Tutto era scritto nel destino del nostro Re. Tutto era scritto nel suo nome. Arvedui.
Arvedui, colui che è destinato a scrivere la fine e l'inizio della nostra storia, la fine della vecchia, l'inizio della nuova. Arvedui, Ultimo Re.
Siamo rimasti un manipolo di coraggiosi. Ora i nostri sguardi si incrociano a cercarci l'un con l'altro, come a contarci, nella speranza di rivedere tutti gli amici, tutti i commilitoni. Nella speranza di capire che siamo ancora un esercito pronto ad affrontare l'ennesimo assalto e a respingerlo, come fatto fino a ora, per giorni e giorni. Le armature ammaccate, gli scudi squarciati, le lance spezzate, i vessilli arsi dalla furia del nemico. Ci guardiamo. Ci riconosciamo. Ci contiamo. Siamo solo un manipolo di uomini ma, faremo di tutto per diventare un manipolo di eroi. In un non nulla, un urlo di speranza si leva dalla città, gli uomini, i soldati inneggiano al loro Re, e nell'aria si alzano ancora i canti di vittoria. "Eccolo il nostro Signore, avanza verso di noi, ci conduce verso la vittoria!", "Gloria a te Principe dei Dunedain", "Ultimo dei Re, il tuo Regno riforgerà nella gloria!". Soldati, Nobili Signori, contadini, fabbri e tessitori, uomini e donne, tutti ora sfoderano il loro coraggio e spade e lance, inneggiano verso il cielo di Arnor. Garriscono ancora i nostri stendardi e i cavalli scalpitano frementi come se anche il loro sangue vibri per la battaglia imminente. Il Re avanza. Arvedui si porta sulle mura. I suoi fidi capitani, con le armature spaccate dalle lame nemiche, con il loro cammino claudicante, per le ferite subite, avanzano al suo fianco come se il peso di giorni di battaglie non li sfiorasse minimamente, retti, in piedi con il loro onore, pronti a seguire il loro Comandante. Pochi eroi pronti a sacrificarsi per la loro città, per il loro Regno, per il loro Re.
E un nuovo pensiero prende le menti di tutti. Una nuova idea, sostituisce i timori esistenti. Una nuova speranza si fa largo tra gli audaci compagni. I figli di Numenor non vedranno la loro ultima alba, non oggi, non questa.
Dai tempi di Elendil, nessun altro Re ha infuso in noi lo spirito della resistenza, l'odio verso il nemico, la gloria nei nostri avi. Ne Araphant, ne Araval prima di lui, ne tutti i Re che li hanno preceduti, hanno rappresentato lo spirito di Arnor, quanto Arvedui, quanto colui che cela nel nome il destino del nostro popolo. Lui che custodisce la stirpe dei Re. Lui che la tramanderà fino all'eletto, che la tramanderà a colui che riporterà stabilità e pace per sempre.
Il Re sale le scale delle mura di cinta, viene verso di me. Mi passa davanti. Sento il battito del mio cuore che pulsa come un tamburo inneggia alla guerra. Al suo passaggio anch'io mi unisco all'unisono con tutti i miei compagni. "Lode a te Re di Arnor, lode a te nostro unico Signore!". Le urla dei soldati si fanno sempre più intense, inneggiano alla vittoria e il nemico le ascolta, le ode come note di speranza che scendono dall'alto verso il fondo valle. Note che fanno più male delle punte appuntite delle frecce raminghe.
Il Re si ferma con lo sguardo scruta l'orrizzonte, i Capitani al suo fianco. La foschia mattutina si fa più densa è difficile scorgere il nemico.
Il silenzio dei campi è rotto da un urlo starziante. La voce del nemico echeggia nella valle come il tuono nel cielo. In lontananza s'intravedono le oscure figure del male...
...il nemico avanza.
Un sobbalzo mi coglie, il sangue torna gelido nel mio corpo, corpo tornato stanco in un istante. E come me chi mi è attorno, tutti tornano nel buoi dei loro pensieri, nell'oscurità delle loro paure. Tutti, tranne il Re. Impavido sulle mura, con lo sguardo fisso verso il nemico, non un segno di cedimento, non un rigolo di sudore, a scalfire la sua figura, non un gemito.
Tutti lo guardano. Impugna l'elsa della spada, la sfodera, si volta verso la città, ci guarda negli occhi, uno a uno e il suo sguardo torna a scaldare i nostri cuori. Non un suono, non un rumore.
E in un istante, in un unico piccolo istante, torniamo ad essere un solo grande intento. Una sola unica luce. Una sola parola. VITTORIA. Vincere per avere un futuro, vincere per una nuova speranza.
Un grido all'unisono si leva dai nostri cuori. "Vincere!!". Gli uomini trovano nuovo vigore. Tutti corrono a prendere posto sulle mure, ai torrioni, ai loro posti di difesa.
In Nazgul non fa più paura.
Il nemico avanza, serrato, in ranghi stretti, urlando e agitando le armi ma, siamo pronti, su queste mura, per un ultimo decisivo assalto, pronti a ricacciare questa fetida marmaglia nel putrido abisso dal quale proviene. Pronti tutti insieme, tutti stretti attorno al nostro Re. Arvedui, l'Ultimo Re di Arnor.

Il Conte

Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita! E nn scoprire, in punto di morte, che nn ero vissuto.
(Henry David Thoreau)

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18 Jan 2016 23:18 #105844 by Falmer
molto interessante, complimenti!

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22 Jan 2016 21:10 #105980 by Samildanach
Replied by Samildanach on topic 1° contest di racconti-ULTIMA ALBA NELL'ARTHENDAIN
L'argomento è uno dei miei preferiti, la caduta di Arnor è davvero un "periodo storico" ricco di spunti. E Conte, mi piace sempre molto il tuo stile.

When the Elves passed westward, Tom was here already, before the seas were bent. He knew the dark under the stars when it was fearless – before the Dark Lord came from Outside.

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10 Feb 2016 12:00 #106432 by Kaizokugari
Replied by Kaizokugari on topic 1° contest di racconti-ULTIMA ALBA NELL'ARTHENDAIN
Bel lavoro, mi piacciono i racconti della "quiete" prima della tempesta!

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