I Balrog di Morgoth

Ma insomma, questi benedetti o maledetti Balrog avevano le ali, sì o no? Antica diatriba, sulla quale si sono spesi inutili fiumi d’inchiostro. È noto ed assodato, infatti, che i Balrog del Silmarillion e quello del Signore degli Anelli appartengono a due concetti molto distanti tra loro.
In origine Tolkien pensò ad essi quali demoni massicci sì, ma non enormi, velocissimi sulle zampe, armati di artigli e fruste d’acciaio e di dardi di fuoco, e protetti da armatura; e che si presentavano sul campo a centinaia, organizzati in compagnie (v. The Fall of Gondolin).
Molti anni dopo, però, nello scrivere il Ponte di Khazad Dûm, un’immagine ben diversa gli venne in testa. Ed era fortemente in contrasto con l’idea originale, eppure affascinante al punto che egli non esitò a svilupparla e descriverla, anche a costo di rimettere in discussione il passato. Con il Flagello di Durin, infatti, compaiono due ali gigantesche, la frusta diviene di fuoco ed una spada fiammeggiante prende il posto degli artigli. La potenza del demone è ora tale che Tolkien stesso ne resta interdetto, ed annota che di simili creature non avrebbero potuto esisterne che tre, o al massimo sette.
Quindi, due tipi di Balrog profondamente diversi: quello minore del Silmarillion, e quello maggiore del SdA.

Oggi che l’autore non c’è più a risolvere l’arcano, correggendo in un modo o nell’altro i propri scritti per dare organicità all’idea ultima, credo sia inutile arrabattarsi di voler leggere tra le righe quel che egli non ha mai scritto né pensato, ed è puerile il tentativo di dimostrare che esista un unico tipo di Balrog attraverso tutte le sue opere e la sua vita.
Quel che ritengo ragionevole è, invece, rispettare gli scritti così come sono ed adattarsi a quanto vi si legge. Centinaia di Balrog a piedi? E sia. Tre o sette Balrog enormi e volanti? E siano anch’essi.
Ecco quindi che, necessariamente, affinché tutto quadri e nulla si contraddica, le centinaia di Balrog “minori” di Morgoth vengono inquadrate da un pugno di “maggiori”, a capo dei quali è Gothmog, ed uno dei quali è il Flagello di Durin (per gli amici la Fiamma di Udûn, come ci ricorda Gandalf), ed altri potrebbero essere Lungorthin ed il flagello di Glorfindel al Cirith Thoronath.

Bene, per concludere, ecco il tutto tramutato in gioco. I demoni di base sono i Bloodletters of Khorne modificati; quelli corazzati li ho ottenuti utilizzando il corpo, e talvolta l’elmo, dei Greatax Regiment della Mantic. Il contrasto con il Balrog della GW è un po’ eccessivo, ma è colpa sua perché è lui ad essere davvero troppo gigantesco; confrontati con gli Elfi, invece, mi paiono di stazza adeguata… anche grazie ai “tacchi a spillo” occulti con cui li ho equipaggiati (doppia base per alzarli)!
Tecnica pittorica frettolosa di massa, come sempre.
Grazie di cuore a El Canter / Pietro, che con i suoi "balroghini" mi ha aperto gli occhi.

Leggendo questa tua premessa ci sono rimasto male....perchè ho sempre odiato gli abitatori dell'oscurità che trovavo una stupida trovata commerciale da parte della GW...e ora invece mi sa che mi tocca ricredermi !

Stravolgere l'ideale che mi sono fissato in mente sui Balrog's in questi lustri è troppo difficile da demolire, ma non credo di poterti smentire !

In effetti anche io mi ero fatto l'idea che gli abitatori dell'oscurità "inventati" dalla GW altro non fossero che i Balrog "minori" delle saghe "antiche" di Tolkien.

Bellissima idea come già avevo scritto a elcanter tempo fa quando mostro la sua versione!

Le tue pillole di bg son sempre super gradite e interessanti, e' un piacere leggerti e ogni volta mi fai ricordare perche' amo tolkien e sda!

Il contrasto tra i due tipi comunque ci può stare, visto appunto le premesse di balrog minori e maggiori perche' uno dei maggiori non può essere gigantesco? A me piace!

Grazie Morghot, parole molto carine le tue.
Questi abitatori dell'oscurità hanno sempre lasciato perplesso anche me. Se sono balrog minori, perché la GW non lo dice chiaramente? E perché poi gli hanno scolpito le ali, se in gioco non li fanno volare?
Comunque sì, se uno glie le toglie vanno benone come balrog di Gondolin.

Credo ci fossero molti motivi per trovare un nuovo nome ai "Balrog Minori", primo tra tutti il cercare di evitare la confusione in collezionisti e giocatori. Non escludo, inoltre, che ci siano/fossero convenzioni sui diritti diverse a seconda che GW producesse un pezzo con un nome registrato o meno.
Circa le ali, vale - credo - il principio delle galline e degli altri animali alati che volano poco o nulla, che pure Tolkien cita: sono cmq un elemento stabilizzante a livello posturale e scheletrico, o quantomeno una vestigia genetica... Sinceramente, non mi preoccuperei troppo della coerenza antropomorfica (o mostro-morfica) delle creature di un racconto/gioco fantasy!

AleMICO ha scritto: ...animali alati che volano poco o nulla, che pure Tolkien cita.

Ehi, questa mi è nuova! Dov'è che lo dice?

ora chiedi davvero tanto alla mia memoria... A naso, ti direi nel Silmarillion, dove si parla di draghi alati che pur strisciano e non volano. Ma prendilo con beneficio di inventario, potrebbero essere invece i "Racconti"...

Il Dottor Stranamore ha scritto: Eh... chiedo scusa... Eh... Se... se il Balrog ci sa fare... Insomma, se... se è in gamba... ti porta la ghirba così basso... Eh, eh, eh, lei dovrebbe vederlo! È uno spettacolo, un gigante come Gothmog, brooom! Con la criniera t'arrostisce le oche vive, ah, ah, ah!

Per concludere in allegria...
A proposito, quando mio figlio Pigo ha letto l'articolo qui sopra, a caldo ha commentato: "Ma se lo sanno tutti: quelli grossi sono maschi, quelli senz'ali sono femmine!"


PS Per chi non lo ricordasse, la citazione è di Stanley Kubrick e parlava del B52, l'ho ritoccata un po'...

Ottima realizzazione nella pratica giustificata anche da una pur ottima presentazione di background!