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Le Tengwar nella Lingua Italiana (guida)
- master foskia
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Cosa troverete in questa discussione?
Beh facile: lo studio sulla trascrizione della lingua italiana nel modo di scrivere della Terra di Mezzo tramite la trascrizione delle lettere romane in Tengwar.
Non troverete un elenco di come trascrivere e basta, ma lo studio vero e proprio di ogni singola lettera.
Vi consiglio di leggere tutta la guida con calma (non c’è fretta, giusto?), comprese le introduzioni, o potreste rimanere perplessi su alcune cose o non capirle proprio. Vi consiglio di prendere appunti per facilitarvi la trascrizione quando desidererete mettervi alla prova con le Tengwar.
Vediamo punto per punto l’indice:
INTRODUZIONE: LE TENGWAR
INTRODUZIONE 2: L’IPA
PREMESSE ALLA TRASCRIZIONE
PRE-CONVERSIONE (pulizia schema)
CONVERSIONE P.1 (consonanti unisone)
CONVERSIONE P.2 (consonanti polifone)
CONVERSIONE P.3 (suoni restanti)
CONVERSIONE P.4 (vocali e vocali accentate)
FINALE DI CONVERSIONE
INTRODUZIONE: LE TENGWAR
Cosa sono le Tengwar (singolare Tengwa)?
Nell'universo di Arda, sono lettere create da Feanor per scrivere nel linguaggio angelico Valarin e in seguito vennero usate per trascriverne altri come il Sindarin o il linguaggio nero (per portare un esempio pratico nei film ricorderete Frodo e Bilbo scrivere i loro racconti per l'appunto con questi caratteri).
Le Tengwar principali sono 24, suddivise in uno schema ben preciso del quale non vi parlerò per non dilungarmi, alle quali si aggiungono altre 16 secondarie.
Parte noiosa: fine
Anzi, come non detto... Si dia inizio alla parte noiosa #2!
INTRODUZIONE #2: L'IPA
Ora parliamo brevemente dell' IPA (International Phonetic Alphabet), cercando di esprimere il concetto nel modo più semplice possibile.
Come dice già l'acronimo, indica l'effettiva pronuncia di una parola (in qualsiasi lingua) tramite dei caratteri validi universalmente.
Facciamo un esempio: in italiano "gesso" e "gas" si scrivono entrambi con la lettera "g" iniziale ma la pronuncia della stessa è ben diversa. Se dobbiamo trascrivere in IPA queste due parole noteremo che la "g" è scritta con due caratteri distinti. In qualsiasi zona del mondo io mi trovi e qualsiasi lingua io parli, leggendo queste due parole in IPA avrò la stessa pronuncia di un madrelingua italiano.
Se vedete un segno tra slash, significa che è la sua effettiva pronuncia in IPA. Esempio per la parola casco vedrete scritto /cà-sco/.
Vi chiederete: che diavolo c'entra questo discorso con i Tengwar?
Niente di più facile: nel modo di scrittura che vi spiegherò in questa guida vi insegnerò a trascrivere un testo italiano dalle lettere latine a quelle Tengwar, così sarà molto più facile leggere il vostro testo convertito (e a chiunque altro nel mondo che vuole leggere in lingua italiana!)
In questa guida non utilizzeremo le semivocali (esempio la i e la u di aiuola), nè baderemo alle vocali aperte o chiuse (esempio pèsca il frutto, a differenza di pésca l'atto di pescare) in quanto complicherebbe troppo il modo di scrivere, e non è ciò che vogliamo. Inoltre è stressante pensare a quali vocali sono aperte e quali chiuse quando si scrive molto velocemente, e tutto ciò fa perdere tempo ed entusiasmo.
PREMESSE ALLA TRASCRIZIONE:
Prenderemo come riferimento principale l'immagine di Wikipedia [1] (rihostata da me nel caso fosse perduta) sulla pagina delle Tengwar che riporta accanto ad ogni lettera il relativo fonema in IPA.
Prenderemo in considerazione la terza riga, quella in grigio, in quanto non stiamo scrivendo parole in Quenya o Sindarin (ma di quest'ultimo prenderemo qualche vocale "in prestito").
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Non tutti i fonemi delle Tengwar esistono nella lingua Italiana, quindi ne lasceremo qualcuno da parte.
Cliccate sulle immagini per ingrandirle
PRE-CONVERSIONE (pulizia schema):
Prima di iniziare ad analizzare l'alfabeto e la sua trascrizione, bisogna fare pulizia nello schema.
Togliamo la prima riga (quella color ocra) in quanto non ci interessa la trascrizione in Quenya, ma quella in Generico e in parte quella in Sindarin (che per ora lascio interamente) per le vocali.
Cancelliamo inoltre le lettere non esistenti nelle due righe restanti (esempio la Quesse non esiste in Sindarin o la Vilya in Generico) e le parti che non ci interessano ai fini di trascrizione (nomi di colonne e appunti).
Una volta fatta pulizia, lo schema sarà decisamente più facile da affrontare:
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CONVERSIONE P.1 (consonanti unisone):
Andiamo per ordine, partendo dalle lettere più facili, ovvero quelle che hanno un unico modo di essere pronunciate. Queste sono:
B D F (H) L M N P R T V
Andiamo a vederle molto semplicemente nello schema:
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Nota: la H è tra parentesi in quanto è un suono muto, come quando pronuncio la parola “ho”.
CONVERSIONE P.2 (consonanti polifone):
Nella lingua italiana alcune consonanti hanno una pronuncia diversa a seconda della lettera che hanno vicino.
Su di queste dobbiamo fare infatti alcune distinzioni, in modo tale da poter leggere le parole convertite in Tengwar con la giusta pronuncia.
Queste sono:
C G S Z
Per capire il significato delle parole che userò, consiglio di guardare una guida per capire come ottenere il suono descritto. In ogni caso intendo di come vengono definiti i suoni nell'alfabeto fonetico internazionale (ecco a cosa serviva l'introduzione all'IPA)
Ma passiamo ad analizzarle singolarmente con degli esempi, prima quelle più facili da capire:
C: Casa e Cena
La prima è un'occlusiva velare sorda, in IPA /k/, e la trascriveremo infatti con la Tengwa Quesse;
La seconda è un'affricata postalveolare sorda, in IPA rappresentata dal digramma /tʃ/, e la trascriveremo con la Tengwa Calma.
G: Gatto e Gelato
La prima è un'occlusiva velare sonora, in ipa /g/, e la trascriveremo con la Tengwa Ungwe;
La seconda è un'affricata postalveolare sonora, in IPA rappresentata dal digramma /dʒ/, e la trascriveremo con la Tengwa Anga.
Ora passiamo a quelle decisamente più difficili per un italiano (a causa delle varie influenze regionali), e le uniche che potrebbero dare dei problemi nella trascrizione:
S: Sabbia e Sdegno
La prima è una fricativa alveolare sorda, in IPA /s/, e la trascriveremo con la Tengwar Silme Nuquerna;
La seconda è una fricativa alveolare sonora, in IPA /z/ (attenzione a non confonderla con la nostra z!), e la trascriveremo adattando leggermente con la Tengwar Silme.
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Z: Zanzara e Zucchero
La prima è un'affricata alveolare sonora, in IPA /dz/, e utilizzeremo la lettera creata da Marco Barisione [2] , che prenderemo dal secondo schema qui sotto non essendo “originale”;
La seconda è un'affricata alveolare sorda, in IPA /ts/ (principalmente al nord tutte le iniziali sorde sono pronunciate come sonore, quindi fate attenzione!) e utilizzeremo la versione modificata della lettera che useremo per la Z sonora.
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Nota: nel caso fosse troppo difficile la distinzione di S e Z nei loro due tipi, è possibile utilizzare una sola Tengwa per la S, e una sola per la Z (Esse e la lettera “originale” creata da Barisione).
CONVERSIONE P.3 (suoni restanti):
Ci sono altri digrammi/trigrammi che non abbiamo analizzato ma che usiamo spesso nella nostra lingua.
A differenza di quelli già analizzati senza accorgercene, ovvero CI, GI, GL (semplicemente /g/e /l/ assieme), GH, CH, SC (semplicemente /s/ e /k/), i restanti 3 non possiamo inserirli in una delle sezioni di conversione precedenti, quindi dobbiamo citarli qui.
Stiamo parlando di:
GLI:
Come in aGLIo, in IPA /ʎ/, che adatteremo leggermente usando la Tengwa Alda (la lettera in IPA rappresentata a fianco è come la L di leveL o tabLe che è il suono più simile tra quelli rimanenti nella tabella, nonchè molto simile alla L come Tengwa quindi sarà facile da ricordare)
GN:
Come in GNomo, in IPA /ɲ/, che trascriveremo con la Tengwa Ngoldo.
SC + I oppure E:
Come in SCIame o SCEmo, in IPA /ʃ/, che trascriveremo con la Tengwa Harma.
Vediamo come trascriverli:
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CONVERSIONE P.4 (vocali e vocali accentate):
Le vocali andranno affrontate in modo diverso in quanto Tolkien ha introdotto le Tehtar, ovvero dei segni sopra (o sotto che non utilizzeremo) le Tengwar.
In questo caso utilizzeremo la tabella qui sotto, riportante le Tehtar sopra. Questi simboli verranno molto semplicemente posti sopra alla consonante che seguono:
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Da notare che non c'è distinzione (ne ho voluto complicare ulteriormente) tra vocali aperte/chiuse e semivocali in quanto renderebbe la trasposizione decisamente stressante e poco divertente, come avevo detto precedentemente.
Nel caso non ci fossero consonanti prima della vocale o ci fossero più vocali di fila (o non vi piacesse scrivere le Tehtar, ma per esteso), potremo invece usare le vocali prendendole dalla solita tabella.
In questo caso dobbiamo prendere quelle dal Sindarin che ha tutte le vocali a differenza del Generico:
A con Osse
E con Yanta
I con Telco
O con Anna (non Y attenti)
U con Ure
ACCENTI:
Ricordiamoci invece che nella nostra lingua usiamo spesso gli accenti sulle vocali. Molto semplicemente utilizzeremo la Tengwa Ara sulla quale apporremo la Tehta della vocale accentata.
Attenti quindi a non apporre la Tehta di una vocale accentata sopra la consonante antecedente, ma sempre sulla Tengwa Ara.
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FINALE DI CONVERSIONE:
Mancano ancora un paio di cose per concludere la conversione, ovvero delle lettere doppie e di come scrivere la N velocemente, della punteggiatura e dei numeri.
1) Iniziamo con la parte più facile, ovvero della scrittura veloce della lettera N e delle doppie.
Nel caso in cui volessimo scrivere la lettera N nel mezzo della parola, basterà mettere una linea subito sopra la lettera che segue (ma sotto l’eventuale Tehta). Il gambo superiore, se presente, verrà oltrepassato. Esempio nella parola “banco” metto una linea sopra la lettera C.
Per una doppia lettera invece, basterà aggiungere una linea subito sotto la lettera stessa. Nel caso la Tengwa abbia un gambo inferiore, lo oltrepasserà tranquillamente.
Attenzione però perché ci sono alcune eccezioni in caso di lettere doppie, ovvero con le seguenti Tengwar:
Romen, che nel caso fosse doppia utilizzeremo la Tengwa Arda;
Lambe, che avrà la linea al suo interno senza toccare il gambo e leggermente più in alto rispetto alle altre doppie;
Silme, che utilizzeremo invece la Tengwa Esse;
Silme Nuquerna, che utilizzeremo invece la Tengwa Esse Nuquerna.
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Nota: esisterebbe anche un modo per aggiungere velocemente la lettera S, proprio come per la N, ma non farebbe distinzione tra i due possibili fonemi che utilizziamo per questa lettera (/s/ e /z/ come detto in precedenza)
2) Ora passiamo alla punteggiatura.
Nessuno dei simboli che si trova nella Tabella delle Tengwar fa riferimento alla punteggiatura, tanto meno quella delle Tehtar. Alcuni segni sono stati usati da Tolkien ma alcuni dovranno essere adattati. L’apostrofo si omette.
Il simbolo di fine periodo si usa anche all’inizio; inoltre sostituisce il punto alla fine del periodo stesso. In genere con periodo intendiamo il paragrafo, non un semplice punto o a capo, quindi in presenza di una divisione netta del testo.
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3) Ultimo passaggio della conversione sono i numeri.
L’unica cosa da ricordare è che in Tengwar i numeri sono scritti al contrario, da destra verso sinistra. Esempio per scrivere il numero 950 dovrò scrivere 0-5-9.
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Nota: esisterebbero altri due simboli per 10 e 11 ma complicherebbero inutilmente il discorso. È molto più facile scrivere questi due numeri con due simboli l’uno.
Spero di aver dato una spiegazione sufficientemente chiara e di avervi intrattenuti.
Ci ho messo qualcosa come una quarantina di ore (non tutte di fila, tranquilli!) quindi spero apprezziate Un commento è molto gradito sia per apprezzare il mio lavoro che per criticarlo.
Buona serata a tutti quanti e divertitevi a scrivere con queste fantastiche lettere!
Crediti:
Guida realizzata da me, Gianmarco Foschia (in arte master foskia) col supporto della mia ragazza, che mi ha aiutato parecchio in quanto conosce molto bene l'IPA e per la revisione finale.
Come gia messo nei numeri in alto, ho usato due fonti per due immagini. Ricito qui sotto:
[1] File sulle Tengwar di Wikipedia
[2] Guida Tengwar creata da Marco Barisione (incompleta e non corretta in molte parti, motivo di questa guida)
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- master foskia
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vecchio deffe ha scritto: Causa risorse informatiche del mesozoico faccio l'ambasciatore di Terry. Gli servirebbe una Galadriel, Lady of Light. In casi estremi potrei prestargliela io ma dovrei ancora dipingerla ergo mi appello al vostro buon cuore da modellisti: fate si che non venga commesso un crimine, non lasciate che la regina degli elfi venga fatta sembrare una succinta signorina da tangenziale dalle mie incapacità artistiche.
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già :3 ci ho messo tutto me stessoShagrat ha scritto: Una mole di lavoro impressionante
e come? grazie comunqueALBIONE ha scritto: Dovresti farne un articolo sul Sito! E' un lavoro eccelso
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When the Elves passed westward, Tom was here already, before the seas were bent. He knew the dark under the stars when it was fearless – before the Dark Lord came from Outside.
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stai parlando araboSamildanach ha scritto: E perché no...presentarlo all' AIST!
non ho idea di come debba fare sinceramente hahahhaha non sono pratico del sito
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L'AIST (Associazione Italiana di Studi Tolkeniani) è un'associazione che si occupa di promuovere studi, manifestazioni e convegni relativi alle opere di Tolkien, ecco il link della loro pagina FB: AIST
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- Hurin
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RESTITUERE INIURIAS, INIURIOS TORQUERE
. Raddrizzare i torti, Torcere i dritti .
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