Introduzione

Sorge un sole rosso.

Il vento porta il suono dei corni, il marciare delle truppe di terre lontane.

Le armature risuonano ad ogni passo di chi le porta; le spade affilate nei foderi fremono per la battaglia.

In cielo corvi osservano con occhi vigile, tristi messaggeri degli eventi che precederanno il loro macabro banchetto.

Un’Ombra antica si muove ad Est, pronta a sollevare un’Oscurità totale in cui trascinare il mondo intero.

La scacchiera è pronta, le pedine sono al loro posto.

Sta per cominciare il più grande scontro del nostro tempo: la Guerra dell’Anello è alle porte!

 

 

 

 

Presentazione

 

Forse vi é capitato di sentire parlare di “Guerra dell’Anello” (War of the Ring).

Magari avete pensato che si tratti di un’espansione del noto Gioco di Battaglie Strategiche dedicato al Signore degli Anelli sempre sviluppato dalla Games Workshop.

Niente di più sbagliato!

Guerra dell’anello è un gioco a sè stante, con un suo regolamento, profili, scenari e regole speciali: a parere di molti si tratta di uno dei regolamenti migliori scritti da Games Workshop perchè ha preso gli aspetti migliori di Warhammer Fantasy e del Gioco di Battaglie Strategiche, fondendoli in uno straordinario wargame su larga scala e ambientato nella Terra di Mezzo.

In questa serie di articoli saró onorato di introdurvi al gioco, presentando alcune meccaniche di gioco e mostrando le favolose armate che molti hobbisti hanno preparato negli anni.

Ora, senza ulteriori indugi, cominciamo!

 

 

Come si gioca?

 

Spero che apprezzerete quanto me questo splendido gioco.

Come il popolare Gioco di Battaglie Strategiche (da qui in poi SBG), Guerra dell'Anelllo (GDA)  si basa sulle miniature del Signore degli Anelli prodotte da Games Workshop. A differenza di SBG, tuttavia, i guerrieri sono riuniti in "squadre" chiamate Compagnie, tenute insieme e mosse tramite delle basi di movimento quadrangolari (le "mattonelle" ).

 

 

Rispetto alle miniature singole, l’effetto scenico è impressionante: il colpo d’occhio che un esercito di GDA può dare ha un suo particolare fascino, a prescindere dal livello di pittura raggiunto.

Comincio e termino subito il primo (di tanti probabilmente) dei miei commenti personali: GDA è, più di molti altri, un gioco in cui la componente hobbistica è (e non può non essere) molto forte.

Ciò significa che, qualora si avesse l’intenzione di cominciare a giocarvi, è necessario tener conto di quanto grande possa essere l’impegno richiesto: una partita di medie dimensioni può contenere più di un centinaio di modelli, mentre un’epica battaglia apocalittica ad alto punteggio può arrivare a svariate centinaia!

Non dico questo per spaventare chiunque leggesse, anzi: è mia volontà incoraggiare chi si trovasse spiazzato di fronte a questo grosso impegno.

Preparare un esercito può essere molto lungo e complesso, ma se ci metterete l’impegno e la passione, sarete ricompensati!

Tanto per essere ancora più chiari, ecco cosa si può raggiungere: 

 

 

Carica!

 

Bello vero?

 

Perché giocare a GDA?

GDA offre questi spunti e molto altro ancora! Le possibilità sono vastissime, con una serie di profili enorme, molti provenienti dai libri di Tolkien e mai approdati nell’SBG.

Un altro aspetto molto interessante (e pericoloso) del gioco è che le possibilità tattiche sono molte di più rispetto al gioco di schermaglie: nel regolamento base si trovano diverse discipline magiche con possibilità di concatenare gli effetti per ottenere combo devastanti. Anche le abilità di eroi e unità trovano spesso complemento con le azioni eroiche o epiche, gesta eccezionali o leggendarie rispettivamente che gli eroi possono dichiarare ogni turno usando la possanza, in grado di cambiare completamente le sorti dello scontro: Aragorn può, ad esempio, sfruttare le sue capacità di cercavia, permettendo alla sua unità di aggirare i nemici; Gothmog può sfruttare la sua brutale disciplina per aumentare fortemente la disciplina difensiva dei suoi alleati; Saruman può…

Beh, lui spara palle di fuoco e terremoti… Cosa volete di più?

 

 

 Spesso vi sarà capitato di pensare che il vostro eroe preferito della saga non sia giustamente rappresentato nel gioco di schermaglie. Gli appena citati eroi ne sono un esempio, vecchi profili (che speriamo vengano al più presto aggiornati!) che sono rimasti indietro con i tempi. Il vantaggio di Guerra dell’Anello è che tutti i profili sono stati scritti allo stesso tempo, con le meccaniche di gioco immutate fino ad ora: Games Workshop si è veramente impegnata a caratterizzare ogni personaggio o fazione nel gioco. Per me che sono un giocatore molto attaccato al flavour, all’amore per il background, ciò non può che essere un bene.

Insomma, Guerra dell’Anello è un gioco che vale la pena di provare! All’inizio è anche sufficiente provare a giocare a bassi punteggi, con mattonelle mezze vuote: presto vi innamorerete del gioco e il passaggio al Male (inteso come la fazione omonima ovviamente) sarà inevitabile.

 

Conclusione

 

L’unica vera difficoltà sarà riuscire a radunare un’armata e recuperare il regolamento, ma come vedremo nei prossimi articoli, con pazienza e costanza molti hobbisti si sono ingegnati, ottenendo grandi risultati: tutto è possibile, con pazienza ed impegno (qualità fondamentali per questo hobby a mio avviso).

E poi, chissà che prima o poi Games Workshop non ritorni sui propri passi, rilanciando anche questo sistema: sognare non costa nulla…

Per ora è tutto, ma rimanete sintonizzati, prossimamente ci sarà qualche novità riguardo questo bellissimo sistema!

Un saluto dal Drago, alla prossima!