Un' altra delle tappe obbligatorie per i fan del Signore degli Anelli in viaggio in Nuova Zelanda è sicuramente Hobbiton.
Il set, che si trova in una fattoria vicino a Matamata, a due ore e mezza di macchina da Auckland, era stato quasi completamente smantellamento dopo le riprese della prima trilogia, ma quando Peter Jackson ha chiesto al proprietario del terreno il permesso di riutilizzarlo per i film de Lo Hobbit lui ha imposto la condizione che il set venisse realizzato per essere permanente.
Una scelta decisamente furba, visto che ora visitarlo costa 79 NZD (circa 50€) e che in estate hanno una media di 2000 visitatori al giorno (con un picco massimo, dovuto a un errore di prevendite, di 3500 persone!)(d'inverno la media si aggira attorno ai 600-800 visitatori, quindi il mio consiglio, se potete, è cercare di andarci d'inverno).
Esatto, questa gente sta facendo i miliardi! Hanno una flotta di una decina di pullman che porta la gente sul set! Sapete quanto costa un pullman? Un bel po'.
Ma apparentemente sono una famiglia di lavoratori, infatti non hanno smesso di coltivare la terra.
 
 
Il giorno della mia visita era previsto un tempaccio, e fino al mio arrivo al parco, verso le 11, aveva piovuto. Ma come sapete io ho una fortuna sfacciata. Quando il mio pullman è arrivato a destinazione le nuvole si sono aperte ed è spuntato un cielo azzurrissimo.
 
 
 
La visita comincia passando per la viuzza con i muri di petra da entrambi i lati che Gandalf percorre col suo carretto all'inizio de La Compagnia dell'Anello. Da lì si entra in un orticello di fronte a un paio di casette Hobbit.
L'orto è vero, nel senso che, a parte un paio di zucche giganti che sono chiaramente finte, ci coltivano veramente verdura: ci sono 5 giardinieri che lavorano a tempo pieno ad Hobbiton!
Proseguendo lungo le vie del paesino si passa di fronte a varie abitazioni. È divertente cercare di indovinare il mestiere dell'Hobbit che ci vive dentro basandosi sugli oggetti che si vedono nella sua abitazione: il sarto, il carpentiere, il produttore di formaggi, il macellaio...
Salendo su per la collina si arriva, chiaramente, a Casa Baggins. La ricchezza di un Hobbit si misura in base al numero di finestre che ha la sua casa, e la maggior parte delle abitazioni ha una o due finestre. Casa Baggins ne ha dodici.
(C'era anche una casa senza finestre, e la guida mi ha confessato di non sapere se appartenga ad un Hobbit molto povero o ad un evasore fiscale).
 
 
Alcuni fun fact:
- Casa Baggins è rivolta verso Est, ma il sole tramonta ad Ovest. Quindi quando hanno girato la scena in cui Gandalf e Bilbo fumano erba pipa prima della festa l'hanno dovuta spezzettare e girare in ordine inverso.
- L'albero sopra Casa Baggins è finto! Per le riprese del Signore degli Anelli avevano usato un albero vero, ma l'avevano tagliato per posizionarlo sulla collina. Quindi, quando si sono trovati a girare le scene de Lo Hobbit l'albero era già morto da un pezzo. Inoltre Lo Hobbit è ambientato 60 anni prima, quindi l'albero doveva essere più piccolo. Siccome trovare un albero che sembrasse quello originale in versione più giovane era impossibile, la Weta ne ha realizzato uno finto.
- C'erano almeno una dozzina di fattorie in giro per la Nuova Zelanda in lizza per diventare Hobbiton. Ognuna aveva le sue qualità e i suoi svantaggi. Alla fine la scelta è caduta su questa fattoria principalmente per via del grande albero attorno a cui viene celebrata la festa di compleanno di Bilbo.
 
 
Dopo essere passati a fianco a casa di Sam, la visita si conclude con una capatina al Drago Verde, dove la prima birra è offerta dalla casa.
Siamo entrati giusto in tempo, perché stava ricominciando a piovere! Ho beccato l'unica ora di sole in tutta la giornata.
Ci sono 3-4 diverse birre tra cui scegliere, tutte produzioni artigianali e locali. Io ho preso una Amber Ale e ne sono stato soddisfatto.
Si può anche acquistare cibo alla locanda, e devo dire che i prezzi erano abbordabili. Io ho preso uno scone (una specie di pane al burro che viene servito con altro burro da spalmarci sopra) al formaggio per 3.50$.
 
 
Prima di lasciare la fattoria il pullman ha sostato al negozio di souvenir. Gli oggetti in vendita sono più o meno gli stessi che si trovavano alla Weta Cave, ma forse qui i prezzi erano un filino più alti.
Al momento di ripartire l'autista stava dimenticando una famiglia di 4 persone dentro al negozio, ma grazie al mio intervento tutti sono stati riportati a casa sani e salvi. :D
 
Qui trovate le foto alla risoluzione originale, e ce n'è pure qualche altra.
Come al solito, se volete leggere le mie avventure in Nuova Zelanda, fate un salto sul mio blog!