1° Premio Pittura al Golden Month of Hobby 2008 Categoria Mostri

Il dragone della Games Workshop oltre ad essere particolarmente bello e ben scolpito, presenta la possibilità di poter essere personalizzato e dipinto in svariate maniere, molti pittori si sono cimentati in schemi cromatici alternativi al rosso, come il verde o il nero/grigio. Per il mio drago invece ho scelto un colore blu/viola che mi ha particolarmente colpito nella pittura dei cavalieri di Dol Amroth.
Ma non perdiamoci in chiacchiere e passiamo subito ai fatti:
volendo per l'appunto fare qualcosa di inusuale e caratteristico, ho articolato attorno al mio dragone un breve background riguardo le sue origini e il suo ruolo nei racconti di Tolkien, lo potete leggere di seguito:

In principio Melkor creò gli orchi, e vide che la sua opera era ben riuscita, creature putride e sporche, nate dalla prigionia e dalle torture di molti guerrieri elfi caduti nelle grinfie dell'oscuro Vala. Nonostante il numero e la determinazione, gli orchi mai si distinsero sul campo di battaglia così che negli anni a venire non ci fu orda di servi in grado di tener testa ai ranghi degli elfi.
Fu così che Morghot constata l'inaffidabilità delle sue truppe, mischio l'arte nera alla perfidia più profonda e dalle oscure dimore di Utumno, uscirono non solo i Balrog, i più potenti Maiar al servizio dell'Oscuro, e Gothmog era il loro capitano. Ma anche draghi e vermi di ogni sorta, e di tutti loro, Glaurung il dorato era il più temuto. Molte furono le gesta dei servi di Morghot, dall'assedio di Gondolin e la morte di Gothmog con Echtelion e la fiera storia di Glaurung ucciso a tradimento da Turambar, ma tutte queste imprese non sono raccontate in questa storia.
Ci fu tuttavia un mito che in ciò che rimane del Beleriand trova ancora modo di essere raccontato, e il suo contenuto seppur in parte alterato, è giunto ben oltre le frontiere della Terra di Mezzo, fino alle magiche sponde di Valinor e la terra degli Alberi di Yavanna.

E' la storia di un drago, non un drago qualsiasi, bensì il più esile della sua razza, o almeno così era quando fu generato. Non era differente dai suoi cugini più fieri che spesso lo deridevano e lo mortificavano, ma bensì uguale nel portamento e nella fisionomia, questo drago non era dorato come Glaurung o rosso fuoco come Smaug, bensì blu come il reame di Ulmo signore dei mari. E Morghot non tollerava che una sua creatura avesse questo colore così intenso e profondo. Mai fu chiamato in battaglia e mai ebbe modo di contrastare il giudizio dei vermi più forti le cui gesta al ritorno dalla guerra si diffondevano nelle caverne e i servi più piccoli a lungo lodavano i nomi dei draghi più grandi.
Col tempo il dragone blu che troppo riluceva negli angoli bui e cupi della valle di Morghot, e mai passava inosservato, riuscì a liberarsi dal giogo che lo opprimeva e successivamente a fuggire da Utumno. Attraversò l'Anfauglith e seguendo il corso del fiume Gelion finì nella terra dei sette fiumi, dove il suo colore si fondeva all'acqua fresca dell'Ossiriand, dono di Ulmo agli elfi verdi che abitavano quella regione.
Col trascorrere frenetico degli anni, tra gli elfi verdi e i nani degli Ered Luin si diffuse la voce di un drago azzurro come il cielo che abitava sotto le cascate presso il fiume Duilven e che spesso fuggiva in preda al panico alla vista delle carovane di nani ed elfi che attraversavano la regione. Episodi che a breve insospettirono gli elfi, decisi a seguire le tracce del mostro fino alla sua tana e indagare sul suo strano comportamento.
Fu così che il drago azzurro si rivelò e tra gli elfi verdi pochi non si stupirono alla sua vista. Non era più il verme esile e insicuro che si lasciò alle spalle la sua infanzia e le Terre Oscure, bensì un alto dragone dal portamento fiero e gli occhi di ghiaccio. Si potevano ammirare i riflessi del sole che brillavano sulla sua pelle coriacea ancora bagnata dell'acqua del fiume. I denti affilati e ricurvi verso l'interno, le corna bianche come la spuma dell'acqua contro le rocce, ma ciò che più colpì i presenti furono le ali dell'animale che spiegate coprivano la distanza da una sponda all'altra del fiume e che una volta aperte non mostravano segni di invecchiamento o di usura, forse per il lungo periodo rimaste inutilizzate nelle grotte e nelle caverne.
Col tempo gli elfi impararono ad apprezzare il dragone blu che ben presto chiamarono "il Drago D'acqua Dolce" tanto azzurro era il suo manto e tanto regale il suo colore.
Il Dragone d'Acqua Dolce si fece subito conoscere nella terra dei sette fiumi e aiutò elfi e nani nelle traversate dei fiumi, nella costruzione di ponti e nella scorta alle carovane e ai tesori che i nani dagli Ered Luin facevano affluire nel Doriath. Molti furono i canti che gli elfi verdi intonarono per il drago e molti i doni che i nani gli fecero e che la creatura custodiva sotto le cascate. Spesso veniva invitato alla corte del Re degli elfi e aiutava i nani nella costruzione dei reami sotto le montagne.
Ma col tempo gli antichi valori e le arcane promesse furono dimenticate e con l'infuriare della guerra nel Beleriand, la cattiva nomea dei servi di Morghot capitanati da Glaurung e Gothmog raggiunse le paradisiache vallate dell'Ossiriand e le profonde dimore dei nani. Questi ultimi diventarono sempre più diffidenti nel confronti del Drago d'Acqua Dolce, dapprima non richiesero più il suo aiuto e poi lo scacciarono con la forza dai propri territori, invitandolo a non far più ritorno nei saloni delle montagne. Ma l'avidità dei figli di Aule era ben più forte della loro pelle e ben più affilata delle loro asce, e fu così che ai tempi della Nauglamir e del bagno di sangue che ne derivò, i nani cominciarono a reclamare gli antichi doni fatti al Drago d'Acqua Dolce e ben presto mossero le loro armate contro le cascate e la terra dei sette fiumi, con l'obbiettivo di scacciare il drago e riprendersi ciò che apparteneva a loro di diritto.
Ma il drago azzurro era restio a cedere i suoi tesori a lungo guadagnati con la fatica e il rispetto che gli erano stati negati nella sua giovinezza, e ben presto ebbe inizio la battaglia. I nani fiduciosi nelle scarse abilità combattive del Drago d'Acqua Dolce sferrarono il primo attacco, ma ecco che poco dopo gia ripiegavano, spinti indietro dalla furia dell'animale e dalle fiamme che a lungo aveva tenuto nascoste tra le fauci.
Si diffuse così la notizia che il Drago azzurro aveva attaccato una carovana di nani intenti ad attraversare il fiume e che le armate dei nani giunte in aiuto stavano per essere sopraffatte dalla rabbia del drago. Ecco che ben presto gli elfi verdi dell'Ossiriand giunsero loro in aiuto ed insieme i due eserciti riuscirono a scacciare il possente drago, e mai più gli elfi intonarono canti per lui, ne più i nani gli donarono qualcosa.
Fù così che il possente drago fu scacciato dall'Ossiriand e delle sue gesta e delle sue imprese fù a lungo ricordato in quegli anni bui.
Non avendo altri posti dove andare il Dragone d'Acqua Dolce desideroso di tornare nei reami infantili dove era cresciuto puntò nuovamente a nord verso i reami di Morghot e la crescente oscurità che invadeva il mondo dopo la Nirnaeth Arnoediad. Una nuova ira bramava nella sua testa, la rabbia e la furia invadevano il suo cuore e il suo animo docile e gentile era stato soffocato dalla collera e la bramosia di una vendetta rapida e dolorosa per coloro che a lungo si erano finti amici e che alla fine tutto gli avevano sottratto.
Giunto alle porte del regno di Morghot si dice che gli orchi scapparono alla sua vista e che gli stessi vermi e mostri che lo deridevano in gioventù, quando lo videro tornare, cresciuto fiero e rabbioso come Fingolfin quando sfidò Melkor a combattere; con il suo colore azzurro a lungo rimasto celato e nascosto, e solo ora finalmente rivelato, stentarono a riconoscerlo, quasi fosse un fantasma etereo e celestiale nell'oscurità dell'Anfauglith.
Da questo momento ciò che accadde veramente è a noi celato, ma si pensa che Morghot alla vista della sua creazione ritornata irata e furibonda, molto se ne giovò e usò le sue arti malefiche per consumare la volontà del drago e alimentare il suo odio, ben presto camminò a testa alta anche tra i capitani più possenti del male e col tempo fu il suo nome ad essere lodato e non più quello dei vermi del passato. Draco, così fu chiamato nell'antica lingua di Utumno e la sua dimora non fù più la fresca acqua del Gelion, bensì le ampie fauci delle voragini di Utumno, dove il fuoco e la lava sostenevano il suo odio verso nani elfi e uomini e dove il dominio di Morghot su di lui fu ristabilito.
Così Draco ebbe finalmente modo di sfogare la sua collera e per elfi, uomini o nani non ci fu più scampo, si dice combattesse solo, seppure al comando di orde di schiavi minori, quali orchi o lupi, la sua foga era troppo potente per essere dominata ed era impossibile per le sue armate trattenere il passo tenuto dal loro comandante, giungendo spesso troppo tardi, quando la battaglia era ormai finita. Si gettava avanti, era il primo a devastare il nemico e l'ultimo ad abbandonare il luogo della catastrofe.
Ben presto le sue imprese furono temute in ogni angolo del Beleriand e gli fu dato l'appellativo di Draco l'invisibile, per la sua capacità di volare più in alto delle nuvole e mimetizzarsi nel cielo più azzurro; in questo modo era celato alle sentinelle degli uomini e anche agli occhi degli elfi, semmai riuscissero ad individuarlo era ormai troppo tardi poichè gia piombava sui loro accampamenti e li riduceva in cenere.
Le sue gesta passarono tuttavia in secondo piano quando altre leggende cominciarono a diffondersi nel Beleriand, come la morte di Glaurung il dorato o la caduta di Gondolin e l'uccisione di re Turgon. Di lui ben presto non si seppe più niente e dopo la cattura di Morghot e la sconfitta del male si perse ogni traccia del Drago come per ogni altra creatura degna di nota al servizio del male.
Tuttavia si pensa che sulle orme di Sauron il luogotenente di Melkor sia discesa a sud nella Terra di mezzo dove insieme a Smaug ha trovato dimora nelle montagne del nord. Smaug nella Montagna Solitaria e Draco nel monte Gundabad dove si dice sferrasse i suoi attacchi contro il reame di Arnor guidato dal Re degli Stregoni di Angmar seminando morte e distruzione tra i fanti di re Arvedui e della sua schiera.

E adesso, mano ai pennelli!

Partiamo dalla basetta:
se intendete fare un drago con tonalità ancora più fredde di quelle che vedete, l'ideale è una basetta innevata o ghiacciata. Per il mio drago ho invece intenzione di realizzare una basetta che stacchi totalmente dai colori azzurri e crei un forte impatto visivo.
ho così deciso di cimentarmi nella realizzazione di una base lavica...
cosa vi serve?

Materiali Utilizzati

Sughero
Un pennello da stencil (consigliato ma va bene qualsiasi tipo di pennello standard o di media grandezza)
Stucco in pasta (consiglio caldamente lo stucco tamija, ottimo per quello che faremo)
Sabbia
Colori Utilizzati

Skull white
Codex grey
Blood red
Golden yellow
Scorched brown
Chaos Black



1-2) Ritagliate dei grossi pezzi di sughero in modo irregolare e accidentato (così da simulare la roccia lavica) poi stendete uno strato di vinavil sulla basetta e versate la sabbia. Raccomando di provare più volte la posizione del drago sulla base, se volete potete creare 4 blocchi di sughero per ogni zampa, nel mio caso ho pensato fosse più realistico realizzarne solo 3.
Poi con degli avanzi di sughero ho creato due rocce sopraelevate e ho sparso dei piccoli pezzettini nella base sulla sabbia.



3) Adesso ho sparso lo stucco tamija sulla base ed ho tamponato varie volte con un pennello da stencil che ho trafugato a mia sorella, dopo essersi asciugato ho risparso lo stucco in alcune zone e ritamponato, così da ottenere una lava non proprio uniforme e piatta, ma delle zone leggermente in rilievo e più realistiche.


4) Sempre con lo stucco ho poi cercato di appiattire e uniformare i bordi della base, in linea con la basetta.


5) Dopo aver tracciato i bordi dei piedi dell'animale sul sughero ho provveduto alle doverose, correzzioni con la materia verde, visto che il drago ha sulle zampe non solo le unghie ma anche pietre e terreno che sono decisamente rialzati rispetto alla base, inoltre è difficile che una volta assemblato, il drago non presenti degli squilibri o delle zampe più in alto di altre.
nella foto potete vedere quindi, la materia verde utilizzata per le correzioni (consiglio di usare i guanti, come potete vedere dalla mia mano sinistra) e inoltre c'è anche il pennello utilizzato per lo stucco, viste le sue condizioni è consigliabile usarne uno del quale potete disfarvene facilmente.


6) Adesso è il momento di dipingere la base, quindi dopo aver primerizzato il tutto col bianco ho steso una mano di golden yellow a pennello asciutto molto carico.


7) Successivamente passate il blood red con pennello leggermente più scarico di prima


8) Ora passate lo scorched brown a pennello asciutto e dipingete le parti più sopraelevate abbondantemente, ma cercando di non coprire totalmente il rosso.


9) Infine passate il chaos black come avete fatto per lo scorched brown, ma facendo attenzione in quanto è molto più coprente dei colori precedenti. Dipingete abbondantemente le zonne più sopraelevate (nel mio caso le due rocce sopra la base di sughero) e passate una leggera mano di codex grey a pennello asciutto sulle sporgenze. il risultato sarà molto simile a questo:


Finita la basetta è arrivato il momento di passare al nostro drago...
cosa vi serve?
Pennelli (io ho usato uno standard detail brush e un detail brush della citadel)
Trapano a mano o elettrico (non essenziale)
Sapone liquido per piatti
Ed i seguenti colori GW:

Chaos black
Ultramarines blu
Regal blu
Enchanted blu
Space Wolf Grey
Shadow Grey
Scorched Brown
Blood Red
Codex Grey
Bestial Brown
Forretress Grey
Bleached Bone
Liche Purple
Golden Yellow
Black Ink
Fiery Orange
Skull White


1) Per personalizzare ulteriormente il drago ho deciso di utilizzare la materia verde ed aggiungere così alcuni semplici dettagli:
in questa foto potete vedere delle protuberanze osse sulla coda, (mi sono ispirato ad uno stegosauro).

quì ho invece realizzato una specie di cresta di gallo sotto il mento, che ricordasse un pò della pelle scabrosa che penzola dalla testa.


2) Dopo aver primerizzato il modello di nero, ho steso una mano di ultramarines blu su tutto il modello.


3) Poi ho dato un'abbondante lavatura di regal blu su tutto il corpo (lasciamo perdere le membrane delle ali per ora, occupiamoci del corpo, la testa, la coda e le braccia alate).

il corpo dopo questo passaggio:


4) Adesso la prima lumeggiatura di ultramarines blu, lungo le scaglie del corpo, dalla testa fino alla punta della coda.


5) Ora lumeggiamo le scaglie superiori (in particolare le placche alte del corpo, con l'enchanted blu).


6) Adesso... volendo personalizzare il dragone possiamo aggiungere il fuoco che esce dalla bocca, per farlo però abbiamo bisogno di un trapano a mano o elettrico e di parecchio olio di gomito. Pratichiamo un foro molto profondo con una punta da 2 millimetri o 1,5 nella bocca dell'animale. Fate attenzione a non staccare le due parti della bocca o a non devastare il lavoro di stuccaggio eseguito sul modello al momento dell'assemblaggio. E' importante che il buco sia molto profondo, almeno metà della lunghezza della punta del trapano. Se vogliamo aggiungere una palla di fuoco o simile, consiglio di fare questo foro adesso e non nelle fasi successive perchè c'è il rischio che possa rimuovere il colore sui denti o la lingua.


7) Una volta fatto ciò rimuovete tutti i piccoli pezzetti di metallo usciti dalla bocca, che si incastrano facilmente tra le placche del modello o nei denti, per fare questo aiutatevi con un pennello o con un asciugacapelli.


8) Adesso passiamo una lavatura di regal blue molto diluita (proporzioni 1-regal blue 1-sapone liquido per piatti 10-acqua) tra le placche del corpo, questo procedimento aiuterà a coprire le zone inevitabilmente coperte con le lumeggiature precedenti, dopo aver fatto ciò ripassate l'enchanted blue sulle zone più alte del corpo e fate una lavatura di ultramarines blue diluita (proporzioni 1-ultramarines blue 5 parti d'acqua) tra la zona lumeggiata e il centro di ogni placca dell'animale.


9) Adesso finalmente il corpo è finito e possiamo passare alla testa, sfumate il muso (sia sopra che sotto) utilizzando l'enchanted blue, fino a darlo puro sulla parte estrema del muso, lumeggiate le narici e le zone più in rilievo con una mescola di enchanted blue e shadow grey (proporzioni 1-1), fate questo, anche tra i denti.


10) Adesso curiamo un pochino la cresta sotto il mento, passiamo il regal blue sulla cresta e lumeggiamo i bordi con l'enchanted blu, il risultato che otterrete sarà questo:

se vi piace potete lasciarlo così, io in seguito ho optato per qualche altra modifica.

11) Sistemata la testa occupiamoci dei piedi, dipingiamo i terreni tra le unghie del modello con il blood red, poi con lo scorched brown e infine con il chaos black, seguendo lo stesso procedimento del drybush che abbiamo fatto per la basetta.


12) Ora torniamo sulla testa (stiamo cercando di procedere per zone e non di focalizzarci solo su una parte, così da poter avere miglioramenti uniformi su tutto il modello) e occupiamoci della lingua e delle corna. Se vogliamo dare alla lingua un colorito violetto cominciamo con una base di warlock purple, poi diamo una base di codex grey alle corna alle spine sul dorso dell'animale e sulle unghie (nel nostro caso anche alle protuberanze ossee che abbiamo aggiunto con la materia verde alla fine della coda). Poi lumeggiamo le scaglie che contornano le spine dorsali con lo shadow grey a pennello asciutto molto scarico, ed infine con lo space wolf grey, ma solo sulla punta di ogni scaglia.


13) Ora per ottenere diverse sfumature sulla lingua procediamo in questo modo:
-lavatura di regal blue su tutta la bocca
-mescoliamo regal blue e warlock purple (1-1) e passiamolo sulla parte più interna della lingua.
-aggiungiamo sempre più warlock purple fino a darlo puro, fate questo seguendo le striature della lingua come se voleste dipingere tante lingue piccoline.
-infine date il liche purple solo sulla punta estrema della lingua.


14) Dipingiamo di codex grey i denti e gli occhi con i primi 2 colori, golden yellow di base e poi un'ellisse di chaos black.


15) Adesso lumeggiamo i contorni degli occhi con l'enchanted blue, le narici con il chaos black o il black ink e facciamo altre due ellissi più piccole negli occhi, prima di enchanted blue e poi di space wolf grey per dare un pò di riflesso alla pupilla del drago.


16) Torniamo alle corna, i denti e le unghie dipingiamole con tante piccole linee sottili dalla base verso la punta, partendo dal codex grey e finendo al bleached bone puro, aggiungendone sempre più fino a dare lo space wolg grey sulla punta delle corna e dei denti. In seguito non essendomi piaciuto molto questo risultato ho fatto delle piccole striature alla base dei denti (corna unghie ecc...) con il bestial brown diluito.


fate lo stesso anche sui denti:


17) Ora passiamo al ventre del modello e stendiamo una lavatura molto scura tra le placche del ventre, in modo particolare quelle tra l'attaccatura della coda e la testa, è una lavatura molto scura per la quale ho usato le seguenti proporzioni: 3 parti di regal blue 2 parti di blue ink 15 parti d'acqua e 3 parti di svelto. il risultato è più o meno questo:


18) Poi passiamo sul ventre un composto di regal blue e chaos black (4 parti di regal blue e 1 di chaos black), fate la stessa cosa fino al mento dell'animale e sulla cresta sotto la testa.


19-20) Adesso lumeggiate i bordi superiori di ogni placca ventrale con il regal blue, fate lo stesso anche sulla cresta della quale vi posto una foto più dettagliata.
Il drago a questo punto è quasi finito, mancano solo le ali che a mio avviso sono più facili del resto dell'animale (il concetto di facile è relativo, ma comunque il peggio è passato).

21) Cominciamo dalle membrane delle ali viste dal basso, e facciamo delle sfumature di warlock purple e regal blue, aggiungendo sempre più warlock al composto, ecco le lumeggiature che ho fatto io:
-regal blue sulle zone più esterne
-regal blue e warlock purple (1-1)
-regal blue e warlock purple (1-2)
-warlock purple sulle zone più interne
poi passate l'enchanted blue sui maggiori rilievi delle ali, mentre per le poche placche che ci sono seguite lo stesso procedimento delle placche del corpo.




22) Per la zona superiore proseguite esattamente come per le zone inferiori con la differenza che una volta completate le ali, eseguite una lavatura molto diluita e poco coprente di regal blue acqua e svelto (1-10-5), questo è più o meno il composto che otterrete:

in questo modo le zone d'ombra risulteranno maggiormente e il vostro risultato sarà simile a questo:


23) Infine stendete una mano di liche purple a pennello asciutto molto scarico e solo sulle zone più interne delle membrane, in questo modo otterrete un effetto più luminoso rispetto alle zone inferiori ed ecco le vostre ali una volta finite:


24) Ora eccoci arrivati all'ultimo passo del nostro dragone, è il momento di lavorare sul fuoco che esce dalla bocca, così da mettere in pratica il faticoso lavoro di trapanatura svolto precedentemente. Modellate la materia verde utilizzando i guanti bagnati con acqua.


25) Poi realizzate una pallina di materia verde (2 parti di blu e 1 di giallo), nel dubbio vi consiglio di realizzarne alcune di varia grandezza così da scartare quelle che successivamente vi sembrano inadatte, inoltre vi invito a fare attenzione nel momento in cui lasciate la/le palline a solidificarsi perchè possono appiattirsi a contatto con la superfice sulla quale sono appoggiate, per evitare ciò ogni 10-15 minuti riprendete la pallina in mano e correggete l'appiattimento rimodellandola, fate questo fino a quando non si appiattisce più (almeno dopo 2 ore).
ecco le mie tre palline dopo questo lavoro (successivamente ho optato per quella più piccola)


26) Adesso trapaniamo (con la stessa punta di trapano con la quale abbiamo fatto il buco nella bocca del drago), un'estremità della pallina. In seguito arrotoliamo e appiattiamo alcune striscioline di materia verde e incolliamole attorno alla pallina verso un'unica direzione (è più facile vedere la foto che spiegarlo). fatto ciò lasciate il tutto a solidificarsi per almeno metà giornata, vi consiglio di farlo nella posizione che vedete in foto, lasciando ancora la pallina incollata al trapano, se non fate così e adagiate la pallina in un lato piuttosto che in un'altro, le striscioline di materia verde tenderanno a incollarsi tra loro e viene fuori un disastro.


27) Ora primerizziamo il tutto con lo skull white e poi dipingiamo con il golden yellow a pennello asciutto molto carico.


28) Poi con il fiery orange a pennello asciutto medio e infine con il blood red a pennello asciutto ancora meno carico. Infine con lo scorched brown dipingete le estremità di ogni striscia, ma solo la parte più estrema. rimuovete la palla di fuoco dal vostro trapano a mano ed inseritela nella bocca del drago con tutta la punta del trapano.


Completato quest'ultimo passaggio il vostro modello è pronto a farsi onore sul campo di battaglia.