Le rocce, gioie e dolori. La roccia nell' immaginario comune è vista grigia ma in realtà i suoi colori vanno dal nero al bianco passando per tutti gli altri ( anche il rosa, il verde, il rosso ed il blu ) il segreto è saper dosare questi colori ma non è difficile.
 
Io è da molto tempo che non utilizzo il grigio come colore predominante perchè lo trovo difficile da realizzare al meglio, ma posso dirti come mi comporterei davanti alla colorazione delle roccie con predominante grigia.
 
Vediamo prima una foto:

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In questa foto si può vedere che la predominante di colore è grigia. In mezzo ce ne sono moltissimi altri, il nostro occhio vede il tutto come un paesaggio assolutamente NON piatto ma in movimento perchè i colori sono molti e le luci e le ombre rendono il tutto tridimensionale. Ricreare questo soggetto in miniatura non è difficile, è dargli vita che può essere difficoltoso, ossia colorarlo.
Io mi muoverei in questo modo
 
1) Mano di fondo color nero e grigio a pennello bagnato ( già dal fondo cerco di dare luci ed ombre alla base ). La tecnica del pennello bagnato non è altro che quella tecnica che prevede l' ultizzo di un unico pennello per più colori senza pulirlo tra un colore e l' altro e senza aspettare che questo colore si asciughi sul soggetto da dipingere creando così sfumature naturali in modo veloce.
 
2) Imprinting, chiamo questa fase in questo modo perchè si tratta di un primo approccio verso quello che sarà il colore nascosto dietro alle lumeggiature ed ombreggiature. 
Userei almeno 4 o 5 colori ( grigio - verdone - blu - marrone chiaro - rosso scuro ).
Poi sta tutto alla nostra sensibilità, durante la fase di pittura bisognerà insistere su alcuni colori come il grigio ed il marrone chiaro, mentre per altri colori bisognerà insistere meno come il rosso scuro ed il verdone e centellinare colori come il blu da dare a striature. 
 
3) Fase di prima lumeggiatura con drybrush color grigio chiaro. Questa mano deve essere abbastanza leggera ma non troppo, si può insistere su alcune zone ( le più sporgenti ) e mano in altre ( più nascoste ) poi dipendo molto dal soggetto da dipingere
 
4) Fase di lavature, anche qui come per la tecnica del pennello bagnato uso 3 o 4 inchiostri per poter dare movimento al tutto ( verdone - marrone scuro - giallognolo - rossiccio )Bisogna cercare di creare zone più o meno d' ombra per cercare di movimentare il piattume dato con la prima lumeggiatura.
 
5) Lumeggiatura finale con colori chiarissimi come il grigio chiarissimo o il color osso che funge da schiarente ma non da punto luce come il bianco ( anche se sulla roccia il bianco può starci proprio come colore e non come punto di luce massima ).
Questa fase è veramente difficile perchè si rischia di rovinare tutto, correggere adesso sarebbe veramente difficile perciò si deve procedere per gradi ed essere pazienti a meno che non si abbia una grande padronanza della tecnica.
 
6) Usura e ritocchi, in questa fase finale si possono aggiungere delle lavature e delle pigmentazioni in polvere per usurare il tutto e renderlo un po' più vissuto ed al contempo vivo. 
 
Come vedi i fattori sono molti, posso averti dato delle indicazioni ma un conto è la teoria un conto è la pratica. Non posso dirti altro che provare e riprovare per trovare la tua giusta dimensione.
 
Colorare possono farlo tutti, rendere vivo un elemento possono farlo tutti ma bisogna trovare il giusto modo e soprattutto "sentire il pezzo". L' elemento deve comunicare qualcosa, raccontare la propria storia attreverso la struttura stessa ma soprattutto con la voce che gli daremo noi e la sua voce non sono altro che i colori.
 
Spero di esserti stato d' aiuto ma credo che delle parole scritte su un forum lasciano un po' il tempo che trovano perchè i veri insegnamenti si danno dal vivo.